La scena politica campana si anima in vista delle elezioni regionali del 2025. Al centro dell’attenzione c’è Armando Cesaro, coordinatore regionale di Italia Viva, che si prepara a scendere in campo con un progetto politico ad hoc, battezzato “Casa Riformista per la Campania”. Il simbolo, ufficialmente presentato sui canali social di Cesaro, sembra voler segnare una svolta e un punto di aggregazione per diverse forze politiche. Il logo, che unisce elementi di modernità e pragmatismo, è stato presentato con orgoglio da Cesaro, che lo ha descritto come il simbolo di “un progetto che nasce dall’idea di costruire insieme, concretamente, una regione più moderna, solidale e coraggiosa”. L’iniziativa mira a costruire un’alternativa riformista e pragmatica, dando voce a un riformismo autentico e inclusivo, rivolto a tutti coloro che vogliono impegnarsi per una Campania più giusta e dinamica. Il nuovo simbolo di “Casa Riformista” potrebbe rappresentare una soluzione per forze politiche attualmente in bilico. Si vocifera, infatti, che il Partito Socialista Italiano (PSI) stia valutando attentamente le proprie opzioni. Il PSI sembra avere “due piedi in una scarpa”: da un lato, non sa se unirsi al cosiddetto “campo largo” formatosi intorno a Raffaele Fico; dall’altro, potrebbe aspettare una delle mosse a sorpresa che si attendono da Vincenzo De Luca. L’iniziativa di Cesaro potrebbe offrire un’opzione concreta e un punto di riferimento stabile, aggregando energie che altrimenti rimarrebbero disperse. Confermando, però, le evidenti difficoltà del Partito Socialista Italiano che, dopo aver proposto un nuovo logo che enfatizzi più il garofano che il partito stesso (con il garofano è parte integrante del logo attuale del Psi, ndr), si ritroverebbe “ospite” in casa dei “riformisti”. Un bel paradosso, ma si vedrà. La mossa politica di Cesaro arriva con la forza e la credibilità che derivano anche dalla sua completa assoluzione in una delicata vicenda giudiziaria che aveva coinvolto lui e suo padre, Luigi Cesaro. La sentenza, emessa il 17 settembre 2021, ha assolto entrambi, insieme ad altri 27 imputati tra cui l’ex consigliere regionale Flora Beneduce, dall’accusa di compravendita di voti in relazione alle elezioni regionali del 2015. Nelle motivazioni della sentenza, il giudice monocratico del Tribunale di Napoli Nord ha dichiarato che le intercettazioni disposte nell’ambito del procedimento penale non erano “per le presenti contestazioni, utilizzabili”. Aggiungendo che “alla luce di questo fondamentale deficit le annotazioni acquisite risultano mute, silenti e prive di qualsiasi significato”. Il giudice ha ritenuto che “alla luce del quadro istruttorio non vi sia sufficiente prova per affermare la responsabilità degli imputati”, ridimensionando gli appuntamenti documentati a “semplici incontri, alcuni dei quali di presumibile matrice politica […] di totale irrilevanza penale”. Questa assoluzione, quindi, rafforza la posizione di Armando Cesaro e fornisce una base solida da cui lanciare il suo nuovo progetto politico. Armando Cesaro conclude il suo annuncio sui social con un appello: “La nostra ‘casa’ è aperta a chi crede nel riformismo, nella buona politica, nella forza del fare e in una Campania protagonista del futuro. Unisciti a noi, il cammino è appena iniziato!”. Con l’hashtag #CasaRiformista, il coordinatore regionale di Italia Viva invita ad aggregarsi in un percorso che si pone l’obiettivo di raccogliere nuove energie e competenze per diventare un punto di riferimento credibile e pragmatista per le prossime elezioni regionali.





