di Mario Rinaldi Torna la paura a Scafati dopo la bomba d’acqua che si è abbattuta sul territorio dell’agro nella notte tra venerdì e sabato. Tanti gli allagamenti che si sono registrati in più punti della città: la situazione di maggiore emergenza è stata segnalata su via nuova San Marzano con le acque arrivate da Poggiomarino e dai paesi del Vesuviano. Non è la prima volta che capita. Per ore è rimasta inagibile anche la stazione della Circumvesuviana ed è stata sospesa la tratta Pompei-Poggiomarino. I residenti protestano per una situazione diventata ormai insostenibile. Durante la notte e alle prime luci dell’alba si sono intensificate le chiamate di emergenza. Volontari della Protezione Civile, vigili del fuoco e cittadini si sono riversati per strada a spalare acqua e fango laddove gli allagamenti hanno raggiunto abitazioni e locali di attività commerciali. Sul punto c’è stato anche il duro intervento del sindaco, Pasquale Aliberti: “Sbatto con la testa contro il muro – ha detto il primo cittadino – contro gli ambientalisti di facciata che nel 2016, grazie a De Luca fermarono il progetto idraulico del “Grande Sarno”. A Piazza Garibaldi, la situazione è rimasta tutto sommato tranquilla e sotto controllo con il Rio Squazzatorio che si trova sotto il livello di pericolo di allagamenti di oltre mezzo metro. Così come a via Longole, una delle strade dove in passato avevamo un fiume in piena e che, con la pulizia dei canali che portano verso il fiume Sarno e l’installazione delle valvole di non ritorno qualcosa sembra migliorato”. Poi, man mano che trascorrevano le ore, l’emergenza è rientrata e tutto si è normalizzato grazie anche alle condizioni meteo che sono migliorate nel corso della giornata di ieri. “C’ stata – ha specificato Aliberti – una situazione di lieve allagamento Corso Trieste con gli allagamenti che si sono registrati all’altezza dell’ufficio di collocamento”. Durante l’emergenza, gli addetti ai lavori hanno consigliato di non attraversare la strada per chi proveniva da via fosso dei Bagni o da via Alcide De Gasperi. “Noi ci siamo – ha annunciato il primo cittadino agli scafatesi – e se c’è qualche famiglia che è in difficoltà potete contattarmi via whatsapp al numero 3357486259. Sembra che il peggio sia passato ma noi siamo in allerta nel caso ci siano situazioni di disagio vere anche perché il meteo ci dice che questa allerta meteo dovrebbe andare scemando”. Proprio l’altro giorno, il sindaco Aliberti era intervenuto minacciando di incatenarsi davanti a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, se entro martedì non verranno fornite risposte certe in merito ai tempi di inizio e fine lavori del dragaggio del Rio Sguazzatorio. “Do piena ragione ai miei concittadini – ha detto il sindaco – soprattutto quelli che risiedono in prossimità di Piazza Garibaldi perché non è più possibile sopportare la puzza e il tanfo che giunge dalle fognature e gli allagamenti che si sono verificati in passato. L’ingegnere Vacca, che è responsabile dei lavori del dragaggio del Rio Sguazzatorio deve darci le garanzie sui tempi di realizzazione dell’intervento”. Martedì dovrebbe essere la giornata decisiva, quella nel corso della quale, dopo un ultimo incontro previsto domani dai tecnici della ditta per mettere a punto delle varianti, si dovranno comunicare con esattezza modalità e tempi di intervento di questa importante opera pubblica, che serve soprattutto per evitare gli allagamenti nel centro cittadino.





