La storia di Niky Frascisco, l’ex bambino ormai adolescente che da nove anni vive in barca sul Walkirye da quando ha scoperto di soffrire di asma intrinseca, è nota a tutti. Meno nota è la storia di sua madre Paola Giacotto, la mamma di Niky, una donna speciale che ha lasciato la sua casa sull’acqua per sempre. Dopo aver combattuto, come soltanto lei sapeva fare, otto mesi con la malattia feroce del terzo millennio, ha lasciato il suo ultimo respiro nel mare di Gaeta.
Lì nel porto di Gaeta ha vissuto questi ultimi mesi dopo essere stata un vulcano di idee , sempre acceso nel Mediterraneo, dopo aver corso sulla sua moto con i grandi del motociclismo italiano, dopo aver lasciato le valli e i monti della sua amata terra novarese e valsusana, per salvare la vita del figlio grazie allo iodio del mare, dopo aver combattuto con Ministeri, enti , con la scuola della presenza per rendere possibile una scuola a distanza non solo per Niky suo figlio, ma per tutti coloro che non potevano frequentarla in aula , il suo cuore ha smesso di battere.
La piangono in tanti, ma soprattutto i ragazzi che amava quanto e come suo figlio Niky, i ragazzi del Liceo Scientifico “F. Severi” di Salerno, che Niky frequenta da tre anni, i bambini di Capaci, dove Niky ha frequentato le scuole primarie e medie, gli amici e le amiche di ogni porto , intere famiglie che sono state sul Walkirye e dintorni a ideare e realizzare progetti per il futuro. La Guardia di Finanza che da sempre ha ospitato la famiglia Frascisco nei porti italiani ha allestito una camera ardente nei locali della caserma “Bausan” di Gaeta che sarà aperta dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. I funerali si terranno lunedì alle 11,30 nella chiesa della Santissima Annunziata, sempre a Gaeta.