Nocera inferiore
Alla fine ha dovuto rinunciare al suo intervento, Vincenzo De Luca ospite ieri sera della città di Nocera Inferiore. Costretto di fatto, zittito, da un centinaio di contestatori che, già una ora prima del suo arrivo, fischietti in bocca, urla da stadio e striscioni in mano, ne chiedevano l’allontanamento. A questi stessi contestatori è stato chiesto, proprio da De Luca, di intervenire e sollevare, pubblicamente dal palco di rappresentanza, la propria protesta. Nessuno, però, si è avvicinato. Solo un urlo dalla platea: “Parliamo da qui!”. Tra le loro urla di protesta, ed il susseguirsi di fischi, che gli adepti del candidato a governatore della Regione Campania per il centrosinistra, cercavano di coprire con gli applausi, De Luca ha scelto di salutare la città ed abbandonare il palco. “E’ una situazione che mi dispiace – ha spiegato ai cronisti che lo attendevano all’uscita – Sinceramente tutto nasce da una frase che non ho mai pronunciato. Ci sono centinaia e centinaia di registrazioni, viste e riviste. Ma la frase contro la città e contro i nocerini, che questa gente mi contesta, non è mai stata pronunciata”. Per De Luca, racconta ai giornalisti, “Nocera è una città straordinaria. Il ricordo di questa terra, dove ho mosso i primi passi della mia attività da giovane, è sempre stato positivo. Davvero spero che si faccia chiarezza su questa vicenda alquanto confusa. Ritornerò venerdì”. Preferisce non spingere sull’acceleratore, Vincenzo De Luca, che ha assistito per almeno una ora alle “opere” di convincimento del presidente della provincia, Giuseppe Canfora, di stemperare gli animi dei contestatori dal palco. Loro, imputano all’ex sindaco di Salerno, di aver usato parole estremamente critiche all’indirizzo dei nocerini in occasione del derby di due stagioni fa tra Salernitana e Nocerina. Al teatro Diana, però, scenario di quello che sarebbe dovuto essere l’unico comizio nell’agro del candidato governatore per il centro sinistra, le urla dei contestatori la fanno da padrona. Il gruppo di contestatori, composto da tifosi della nocerina, elettori di centro destra, ma anche da semplici cittadini, hanno “male accolto” anche i vari esponenti del Pd salernitano al loro arrivo al Teatro Diana, a partire dal segretario provinciale, Nicola Landolfi, gridando “De Luca non ti vogliamo”. E questo è stato il trend continuo della serata. Dentro e fuori dalle mura del teatro storico nocerino. Tanto che al momento dell’intervento, il candidato non si è alzato dalla sua sedia, ha preso la parola per pochi secondi in un tripudio di urla. Nonostante la confusione e la concitazione della sala, ha invitato tutti i presenti ad una mobilitazione generale in occasione delle prossime elezioni regionali. Poi, si è soffermato con i giornalisti, congedandoli con poche battute. Fuori, in piazza, il caos. Tant’è che Vincenzo De Luca è stato costretto ad uscire da una porta secondaria. Poco prima, l’arrivo del sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato che si è intrattenuto prima in un colloquio, di pochi istanti, con il candidato governatore, poi ha cercato, inutilmente, di calmare gli animi dei suoi concittadini. Presente a tutti gli eventi la polizia di stato che ha filmato tutto quello che è accaduto. Già in passato i tifosi della nocerina si erano mostrati ostili a De Luca per un video che girava su facebook nel quale De Luca avrebbe offeso i nocerini anche se di questo video non è mai stata trovata traccia. Tensioni che sono aumentate dopo il derby beffa Salernitana-Nocerina dove i tifosi molossi contestavano il sindaco di Salerno di aver fatto di tutto per non far arrivare in città i rossoneri. A fine manifestazione, sono scesi tra i manifestanti l’addetto stampa di De Luca, Peppe Iannicelli ed il figlio Roberto per tentare un colloquio che in parte c’è stato