di Marco De Martino
SALERNO. Mancano ancora 10 punti nel carniere della Salernitana per la conquista aritmetica della promozione diretta in serie B, ma dietro i 73 finora conquistati dagli uomini di Menichini ci sono numeri, statistiche e rendimenti da record. Il segreto del successo granata parte da dietro. E’, come quasi sempre accade per una squadra vincente, l’impermeabilità della retroguardia a fare la differenza. Con soli 23 gol subiti, quella della Salernitana è la difesa meno perforata del girone. Con nemmeno un gol a partita di media subito (0,70) quello granata è un pacchetto difensivo quasi imperforabile, soprattutto quando si trova a giocare lontano dall’Arechi. Soltanto sei sono i gol subiti fuori casa: uno a Martina Franca, uno a Foggia a tempo scaduto, uno a Matera, uno a Barletta, uno a Caserta dal dischetto ed oltre in 90’, uno a Catanzaro. Una caratteristica che ha contribuito in maniera decisiva al raggiungimento di un record difficilmente avvicinabile a questi livelli, ovvero le dodici vittorie in trasferta che fanno della Salernitana la squadra corsara per eccellenza in questa stagione nel panorama calcistico europeo. Maggior numero di vittorie esterne e quindi maggior numero di punti fatti fuori casa, ben 39 sui 73 totali. All’Arechi la squadra granata ha comunque conquistato 9 vittorie, che combinate a quelle in trasferte regalano alla Salernitana anche la vetta della speciale classifica del maggior numero di vittorie totali, ben 21. Naturale conseguenza è anche il rendimento in media inglese, con un ottimo più 2, e la migliore differenza reti con un eloquente più 23. Come pure il fatto che la Salernitana sia una squadra da “under”: il 64% delle gare giocate dai granata, 21 su 33, sono terminate con meno di 3 reti nel tabellino, ben l’82%, 27 su 33, con meno di 4. Ma se grazie alla difesa la Salernitana ha costruito la sua solida struttura di squadra in versione esterna, è grazie alle reti messe a segno nella parte finale della partite se ha recuperato partite che sembravano ormai irrimediabilmente compromesse. Il dato numerico è impressionante. I gol segnati nei primi tempi da parte della Salernitana sono stati 17, quelli realizzati nelle riprese ben 29. E se restringiamo maggiormente la ricerca, si nota che la metà delle reti segnate nei secondi tempi, 14, sono arrivate nel quarto d’ora finale, ovvero dal 76’ al 90’. Ben 9 sono state segnate nella frazione immediatamente precedente, dal 61’ al 75’, il che vale a dire che il 50% dei gol siglati in questa stagione dalla Salernitana, 23 su 46, sono arrivati nella mezzora finale. Una statistica che naturalmente pone la Salernitana in vetta alla classifica che prende in considerazione i risultati al termine dei secondi tempi a quota 59, a più 5 dalla seconda, il Foggia di De Zerbi. Il Benevento è solo ottavo, mentre è in testa alla classifica che tiene conto dei risultati dopo i primi tempi. Un dato significativo che dimostra come i sanniti abbiano una tenuta mentale ed atletica inferiore rispetto ai granata sui 90’ di gioco. Colombo, Tuia, Trevisan, Franco, Moro, Favasuli, Bovo, Negro, Nalini, Mendicino, Cristea, Gabionetta e naturalmente Calil: sono ben tredici i calciatori granata a segno finora in questa stagione, con i soli Lanzaro, Bocchetti, Bianchi, Pezzella, Pestrin e Perrulli che non hanno ancora timbrato il cartellino. Una vera e propria cooperativa del gol che sopperisce alla mancanza di un bomber vero in rosa. In conclusione il dato che riguarda la tifoseria. L’Arechi, con ancora tre gare da giocare, ha superato quota 150mila presenze. 151.682 spettatori, per la precisione, per una media di 9.480 tifosi di media a partita con il picco dei 20.846 in occasione della gara contro il Benevento. Una statistica che fa impallidire tutte le altre squadre di Lega Pro, ben 17 di serie B ed addirittura 2 (Udinese ed Empoli) di serie A. Insomma una squadra ed un pubblico da record che ormai non possono più attendere i salotti migliori del calcio italiano.