di Filippo Attianese
NOCERA INFERIORE. Una scintilla per ripartire. La presenza nell’Agro di Cerruti nella scorsa settimana aveva ridato fiato alla piazza molossa; un entusiasmo un po’ sopito dalle dichiarazioni del diretto interessato che, per il momento, si è detto intenzionato a continuare l’esperienza alla guida dell’Agropoli. Pur accantonando l’ipotesi Cerruti, però, il futuro rossonero resta l’argomento in prima pagina. Un futuro che passerà anche dalla scomparsa dell’Asg: l’attuale società rossonera, infatti, sembra destinata a scomparire, schiacciata dalle pendenze col fisco e da quelle con la giustizia sportiva. L’obiettivo, quindi, sarà quello di ripartire con un titolo nuovo di zecca, operando una fusione con una realtà cittadina già esistente. Difficile, anche in virtù della querelle Cerruti, che si possa puntare sul titolo dell’Agropoli come qualcuno aveva ipotizzato; a prescindere dall’eventuale impegno in rossonero del presidente cilentano, al momento assai improbabile, la città punterebbe in ogni caso a mantenere la sua squadra. Chi vorrà fare calcio a Nocera dovrà guardare altrove. In particolare, per ripartire dalla Serie D, si potranno puntare i riflettori sono puntati sul titolo dell’Us Scafatese. Il club gialloblù rischia di retrocedere in Eccellenza ma, anche in caso di retrocessione, avrebbe buone probabilità di ripescaggio; inoltre, in caso di trasferimento del titolo, a Scafati non ci sarebbero obiezioni da parte dei tifosi che ritengono, in maggioranza, che sia la Scafatese 1922 il vero club rappresentativo del territorio. Insomma, l’acquisizione del titolo dei gialloblù potrebbe essere una soluzione giusta per la piazza di Nocera, consentendo di ripartire importante come la Serie D: ci sarà da trattare, però, perché quel titolo fa gola a molte realtà. Altrimenti ci si dovrà accontentare dell’Eccellenza, sperando di non incontrare le difficoltà di questa stagione.