di Filippo Attianese
NOCERA INFERIORE. Risorgere. È un verbo ripetuto più volte in questo periodo dell’anno e che bene si sposa con il particolare momento vissuto dalla Nocerina. Ripartire, ritornare grandi dalle ceneri lasciate dagli ultimi terribili mesi della storia rossonera: è questo l’obiettivo dei molossi dopo aver praticamente archiviato la corsa alla salvezza nel torneo di Eccellenza. Per i tifosi la priorità resta ovviamente quella di avviare un progetto solido e duraturo, sempre con la speranza che arrivino nuove forze in grado di condurlo. I sostenitori molossi continuano a credere nell’opzione Cerruti, visti i contatti avviati dall’attuale dirigenza con il presidente dell’Agropoli. Il massimo dirigente cilentano si è detto impressionato dalle potenzialità della piazza ma, almeno per il momento, il suo impegno con l’Agropoli non sembra in discussione, almeno stando ai comunicati ufficiali. Anche l’idea di un interessamento della famiglia Amato, gruppo operante nell’Agro nella produzione di calcestruzzo, è sembrata nascere e morire nel giro di pochi giorni: nessun segnale è arrivato dai diretti interessati che non sembrano realmente intenzionati a far parte di un nuovo progetto rossonero. Chi altro potrebbe intervenire per riportare in alto la Nocerina? L’Associazione Nocerini ha stretto contatti con diversi imprenditori locali ma per ora non è stato ancora avviato un vero e proprio progetto, o almeno non sono stati resi noti i nomi di chi vi prenderà a parte; il presidente onorario Padovano, però, si sta spendendo molto per riuscire a trovare una soluzione. Si attende un segnale, una svolta, qualcosa in grado di ridare impulso e vitalità ad una piazza che ha vissuto mesi difficili. Insomma, la situazione resta ancora ingarbugliata ma le due Nocera sono sempre più in fermento. Si attende la resurrezione rossonera, con la speranza che, dopo tanti patimenti, finalmente si possa tornare allo stadio San Francesco a gioire come ai bei tempi.