Pagani. Concerto Miraggio, cosa c'entra Music Italia? - Le Cronache Provincia
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Pagani. Concerto Miraggio, cosa c’entra Music Italia?

Pagani. Concerto Miraggio, cosa c’entra Music Italia?

Un caso curioso, e sotto diversi aspetti anomalo, quello che ruota intorno al concerto di Rosario Miraggio, tenutosi a Pagani il 5 luglio, nell’ambito della Notte Bianca. Tutto parte il 26 giugno, quando una società, che non è Azzurra spettacoli srl ma che da anni è attiva nell’organizzazione di spettacoli a Pagani, trattasi di Music Italia, presenta al Suap la richiesta per l’occupazione del suolo pubblico, necessaria per il concerto in questione. La particolarità è che quella società, al momento della richiesta, non aveva alcun affidamento né incarico ufficiale da parte del Comune per lo spettacolo. Nella stessa giornata, il Comune approva in Giunta la delibera che istituisce la Notte Bianca, con una generica indicazione delle iniziative e degli spettacoli previsti, citando anche il nome di Rosario Miraggio, ma senza affidare alcun incarico formale in merito all’organizzazione degli eventi. L’affidamento ufficiale del concerto di Rosario Miraggio, infatti, arriva solo il 30 giugno, quando il Comune affida lo spettacolo ad Azzurra spettacolo srl , società che risulta quindi l’organizzatrice ufficiale dell’evento. Ma la vicenda si complica ulteriormente: il 1° luglio, anche dopo l’affidamento formale ad Azzurra spettacoli srl Italia, è ancora la prima società, quella che non risulta titolare dell’incarico, a presentare la richiesta definitiva al Suap, in quanto quella precedente è stata rifiutata, essendo che il Mepa ha affidato l’appalto alla dita Music solo 30 giugno, per ottenere l’autorizzazione necessaria allo svolgimento dello spettacolo. Di fatto, è stata questa società, rimasta formalmente “estranea” all’affidamento, a gestire tutta la parte burocratica e autorizzativa relativa al concerto di Miraggio, come se fosse l’organizzatrice. La società affidataria ufficiale, invece, non ha mai presentato direttamente alcuna richiesta né al Suap né ad altri uffici comunali. Una prassi che solleva più di un interrogativo, anche in relazione ai principi di trasparenza amministrativa e correttezza delle procedure. Le richieste di autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico e per lo svolgimento degli eventi, infatti, dovrebbero essere avanzate dalla società formalmente incaricata o, quantomeno, da soggetti delegati con atti ufficiali e protocollati. Nel caso specifico, tutto si è svolto tramite una società che non risulta affidataria, senza alcuna delega agli atti, con la conseguenza che il Comune ha di fatto autorizzato il concerto su richiesta di un soggetto privo di titolo formale.