di Fabio Setta
SALERNO. L’asse di una squadra forte si fonda su quattro pilastri. Un attaccante, un regista, un centrale e il portiere. E la Salernitana, lanciata verso la promozione in serie B, può contare su uno dei migliori portieri della categoria, Ghigo Gori. Estremo difensore elegante, magari poco appariscente. Non uno di quelli che cerca la parata plastica o l’uscita acrobatica ad effetto. ma un portiere di esperienza ben conscio del proprio ruolo. Il portiere è un ruolo delicato, l’unico che quando sbagli non c’è nessuno che può riparare alla tua magagna. Ed è un ruolo che facilmente può finire nel mirino della critica. L’errore del portiere è quanto mai evidente e soprattutto sempre decisivo. Il portiere forte, si dice, è quello che fa meno errori. Se poi riesce ad aggiungere anche qualche miracolo, meglio. Proprio come sta facendo in questa stagione Gori, al secondo anno in maglio in granata. La partita di Catanzaro è stata solo l’ultima in cui il portiere ha fatto la differenza. Soprattutto sul risultato di zero a zero. Difficile davvero stabilire se sia astato più difficile parare il colpo di testa ravvicinato di Russotto oppure quel maldestro tiro del suo compagno di squadra, Manolo Pestrin. Ma un portiere deve avere anche un pizzico di fortuna. E così se magari ti scappa l’errore, deve sperare che ci sia qualcuno pronto a beffare la squadra avversaria. Un po’ come ha fatto Cristea, a cui Gori probabilmente dovrà offrire una cena. Ma al di là dell’incertezza sul tiro caricato di inevitabile veleno di Mounard, la partita di Gori è stata straordinaria, come tante altre in questo campionato. Il pareggio col Melfi in casa fu solo merito suo e poi tante altre parate, tanti altri mattoni messi lì alla base della costruzione del sogno granata. Fin qui è il calciatore più impiegati da Menichini, con ben 2724 minuti disputati. E ora non resta che completare l’opera. Anche perché in ballo c’è un rinnovo da conquistare. Infatti, il contratto del portiere è in scadenza a giugno. E il suo procuratore, secondo indiscrezioni, ha già ricevuto qualche telefonata di sondaggio per la prossima stagione. Discorsi che però, non interessano di certo al portiere granata. Con la sua flemma e con la sua freddezza, in testa ha davvero soltanto l’obiettivo serie B. Quella serie B assaggiata soltanto parzialmente con le maglie di Ancona e Nocerina. Quella serie B sfuggitagli con la maglia del Benevento sul più bello e che ora vuole conquistare con la Salernitana.