Aaa…cercasi disperatamente dipendenti del Cstp per cassa integrazione volontaria. L’invito arriva direttamente dai vertici aziendali che, nella giornata di ieri, hanno diramato un avviso all’intero personale del Cstp per sondare il terreno e verificare, in ogni settore aziendale, se ci fosse qualcuno disposto ad andare in cassa integrazione in maniera volontaria con le richieste da far pervenire alla direzione aziendale entro il prossimo 29 gennaio specificando il periodo, la modalità (a zero ore, a rotazione o a riduzione parziale delle ore lavorative mensili). Un avviso che giunge a pochi giorni di distanza dal mancato accordo tra azienda e sindacati sui criteri di applicazione della cassa integrazione in deroga, da cui sono stati tirati fuori diversi dipendenti (principalmente nel ramo amministrativo) perché giudicati “insostituibili”. Una iniziativa che da più parti è stata giudicata paradossale proprio alla luce della querelle scatenatasi su chi e come sarebbe dovuto andare in cassa integrazione per far fronte agli esuberi. A qualcuno, questa, è sembrata una mossa per rimediare proprio alla questione degli “intoccabili”. Insomma, mentre si tengono fuori alcune figure professionali dall’applicazione degli ammortizzatori sociali, se ne cercano altri che vogliano essere interessati dal provvedimento.
Sulla questione, il presidente del collegio dei liquidatori, Mario Santocchio, ha affermato che «negli ultimi giorni abbiamo avuto informazioni di dipendenti che sarebbero disposti a chiedere di essere collocati in cassa integrazione. E’ un tentativo che andava fatto in una fase in cui proseguono senza sosta le trattative con i delegati sindacali sui criteri di applicazione della cig. La speranza di tutti è che si possa trovare un’intesa a stretto giro per consentire alla società di iniziare a fruire, già dal primo febbraio, degli ammortizzatori sociali concessi dalla Regione Campania». Intanto sono arrivate le buste paga ai dipendenti: buste paga che annoverano già i primi effetti dei tagli, con una riduzione degli stipendi. Stipendi che, al momento, non si sa se arriveranno entro la fine del mese. Pare ci siano delle difficoltà nel reperire le somme da destinare alla copertura degli emolumenti del personale. Ci sarebbero i cinque milioni di euro della vertenza con la Regione Campania che, però, a parere di Michele Pizzo e Claudio Cicatiello sono intoccabili perché atti alla copertura delle perdite aziendali. Alcuni lavoratori fanno sapere di essere pronti, nel caso in cui lo stipendio di gennaio non dovesse essere erogato entro la fine del mese, a dire basta ai sacrifici e alla collaborazione con l’azienda. Tradotto, lasceranno i bus inidonei alla circolazione nei depositi.
Sul versante ricapitalizzazione, invece, arrivano buone notizie: nella giornata di martedì, l’amministrazione comunale di Vietri sul Mare, guidata dal sindaco Francesco Benincasa, ha deliberato favorevolmente in merito al ripiano perdite e alla ricostituzione del capitale sociale. Oggi toccherà probabilmente al Comune di Cava, mentre domani sarà quello di Angri. Al momento, il dato è che c’è un Ente che ancora non ha nemmeno convocato il Consiglio per deliberare la ricapitalizzazione: la Provincia di Salerno.