di Fabio Setta
SALERNO. Tra le polemiche arbitrali, quelle sul poco gioco della squadra, quelle sulle telefonate di Lotito, ora c’è solo voglia di calcio giocato. C’è voglia, nel giorno di San Valentino, di innamorarsi di questa Salernitana che ultimamente sta regalando più patemi e sofferenze che gioie. Il momento non è dei più brillanti in casa granata ma questa odierna può essere una giornata importante. Contro un avversario ostico, quale obiettivamente è il Melfi di Bitetto, Pestrin e compagni vanno a caccia del secondo successo consecutivo, aspettando magari buone notizie da quel di Martina Franca, dove sarà di scena la capolista Benevento. Ci si attende soprattutto una prestazione convincente, grintosa e gagliarda sin dal primo minuto e non a sprazzi o fiammate. C’è bisogno di convincere. 51 punti sono sicuramente tanta roba, come dice Menichini, ma è ora anche di spazzare definitivamente le nubi dal cielo granata. E la Salernitana dovrà farlo senza il suo bomber principe, quel Caetano Calil che tante volte ha salvato la squadra da figuracce. Un’assenza di quelle pesanti, come togliere Tevez alla Juve o Higuain al Napoli. Toccherà a Mendicino cercare di non far rimpiangere il capocannoniere. Supermendo, a secco dallo scorso 14 settembre, esattamente cinque mesi fa, ha la grande occasione, forse l’ultima, per mettersi in mostra. Chissà che l’arrivo del romeno Cristea, su cui Menichini ha cercato di dissipare dubbi e perplessità nella consueta triste conferenza tramite sito web ufficiale, possa dare quella motivazione in più all’attaccante ex Lazio. Servono i suoi gol, oggi, contro un Melfi, impelagato in piena zona play out e reduce da due sconfitte consecutive contro Catanzaro e Lamezia, entrambe in trasferta. nell’ultimo match giocato in casa gli uomini di Bitetto hanno superato il Foggia. E proprio al Valeri il Melfi ha conquistato 17 dei 25 punti che ha in tutto in classifica. Una squadra da non sottovalutare assolutamente, sebbene abbia la metà dei punti della Salernitana. ma queste sono le gare più difficili, quelle da affrontare con lo spirito giusto e la concentrazione necessaria. Altrimenti c’è il rischio concreto di andare in difficoltà. Menichini, Mendicino a parte, è intenzionato a schierare la medesima formazione di domenica scorsa. 4-3-3 con Negro e Nalini esterni e Moro, Favasuli e Pestrin a centrocampo. A proposito occhio al capitano. E’ diffidato e in caso di giallo salterà il big match con il Foggia. Chissà come andrà finire e chissà se i sostenitori della teoria del complotto hanno davvero ragione.