La Fial, per il tramite del proprio segretario generale Domenico Merolla, ha ritenuto doveroso intervenire nel dibattito pubblico in merito alla vertenza che coinvolge i dipendenti della società Tekra srl operanti presso il cantiere del Mercato Ortofrutticolo di Pagani-Nocera, con l’obiettivo di fornire elementi chiarificatori e richiamare l’attenzione su quanto accaduto negli ultimi mesi. Risultano, secondo Merolla, quanto meno sconcertanti le recenti dichiarazioni rilasciate da un rappresentante della Fisascat-CISL, che, a fronte di un’improvvida rivendicazione di risultati, sembra aver omesso elementi fondamentali già verbalizzati nell’incontro del 7 aprile 2025, tenutosi in sede aziendale alla presenza del direttore del Mercato Ortofrutticolo, dottor Scoletti, e del direttore dell’esecuzione del contratto, dottor Gennaro Ferrante. Fin dall’inizio delle procedure di subentro, la Fial e la Cisl si sono attivate per contrastare una gestione tesa a minimizzare il perimetro occupazionale, con una proposta iniziale da parte delle controparti di assumere esclusivamente 7 od 8 unità, in violazione dei principi di continuità lavorativa e delle clausole sociali. Attraverso una ferma azione sindacale, le due organizzazioni sono riuscite a garantire il passaggio di cantiere per tutti i lavoratori aventi diritto, salvo un caso specifico attualmente oggetto di contenzioso giudiziario. Il mancato rispetto dell’ordine di servizio emesso da Tekra in data 30 maggio 2023, unito all’incompleta fornitura di mezzi e attrezzature previsti dal Capitolato Speciale d’Appalto e dall’offerta tecnica di gara, rappresenta una grave inadempienza contrattuale. Nonostante la formale disposizione, la società ha continuato a imporre lavorazioni difformi, esponendo i lavoratori a condizioni operative non conformi e a retribuzioni penalizzate. Solo una minima parte del personale ha scelto di attenersi scrupolosamente all’ordine di servizio, subendo conseguenze economiche ma preservando la propria dignità professionale e la salute personale. Risulta anomalo che la Fial non sia stata convocata all’incontro del 7 aprile, nonostante rappresenti una parte significativa dei lavoratori del cantiere. È altresì difficile ritenere plausibile che la Prefettura di Salerno possa aver imposto un incontro in sede aziendale senza garantire la presenza di tutte le organizzazioni sindacali legittimamente operanti sul posto di lavoro. Tale esclusione, oltre a sollevare dubbi sulla correttezza del procedimento, rischia di compromettere la trasparenza e l’imparzialità delle trattative sindacali.





