Nocera Inferiore. Finisce con due assoluzioni lo stralcio di processo con imputato principe il boss Macario Mariniello, condannato a gennaio in Appello anche per usura (ulteriori 2 anni) oltre all’estorsione contestata in primo grado (10 anni). Dodici anni complessivi. Assolti invece il fratello Giuseppe e la compagnia di quest’ultimo Silvana Santonicola (difesi entrambi dall’avvocato Sabato Romano) per i quali la procura generale aveva chiesto rispettivamente tre anni e mezzo e un anno e sei mesi di reclusione. Giuseppe Mariniello e la convivente erano stati assolti in primo grado non per estorsione e usura ma per accuse connesse alle contestazioni nei confronti del boss già condannato all’ergastolo per il delitto dell’avvocato Barbarulo avvenuto agli inizi degli anni ’80 a Nocera Inferiore. Nell’inchiesta furono coinvolti anche altri 3 familiari di Macario Mariniello giudicati separatamente. Il periodo nel quale la Dda colloca i fatti va dal maggio 2016 al febbraio 2018, con il sequestro in una fase iniziale di documentazione costituita da più quaderni con appunti manoscritti, dove erano riportati nomi ed indicazioni con cifre al loro fianco. Un libro mastro, requisito insieme a buoni fruttiferi postali, assegni bancari, cambiali e denaro contante per 62mila euro. Tutto ritenuto frutto di un’attività illecita riconducibile a Macario Mariniello, che non aveva presentato ricorso alla condanna di estorsione emessa dal Tribunale di Nocera Inferiore. A lui vengono contestati metodi spesso violenti per il recupero dei crediti. La vittima senza una propria capacità economica, si sarebbe avvalso delle somme ricevute in prestito da terzi per operare a sua volta un’attività bancaria illecita e di prestito. Nel processo di dicembre 2023 altri nove imputati erano stati assolti dai giudici di Nocera Inferiore e da ricordare che l’ex referente della Nco di Raffaele Cutolo sul territorio di Nocera Inferiore, dovrà scontare, dopo la reclusione anche un anno affidato ad una colonia agricola. Pena aumentata di due anni dopo la condanna per usura disposta dai giudici della Corte d’Appello i quali hanno accolto l’istanza presentata dalla procura generale. Rigettata invece quella a carico del fratello Giuseppe e della convivente, entrambi assolti.





