Il poliziotto e Franco vasa vasa: questione di opportunità - Le Cronache Ultimora

di Erika Noschese

il vice questore aggiunto della polizia giudiziaria di Salerno l’uomo che martedì mattina sembrava aspettare dinanzi alla Cittadella Giudiziaria il presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri. Giovanni Amodio, questo il suo nome, era – forse per una strana coincidenza – all’ingresso del Palazzo di Giustizia. Quando il vice questore lo ha visto arrivare, accompagnato dai suoi avvocati e dal figlio Alessandro, incurante dei limiti imposti dagli arresti domiciliari, si è avvicinato per salutarlo. Stretta di mano e scambio di baci. Pochi secondi ma tanti sono bastati per “allarmare” l’avvocato Agostino De Caro che ha subito richiamato Alfieri, accompagnandolo – come già scritto ieri – all’ingresso della Cittadella. Una scena passata inosservata, semplicemente perché il vice questore Amodio non è persona nota agli ambienti politici e giudiziari cittadini o, banalmente, è solo sfuggito questo particolare. Ma non è tutto. Amodio, negli anni passati, è stato anche vice del capo della squadra mobile di Salerno. Lo scorso anno, nel corso della festa della polizia municipale, è stato premiato “per la capacità professionale dimostrata in occasione di un’indagine di polizia giudiziaria che si concludeva con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di due persone, resesi responsabili di estorsione e tentata estorsione”, avvenuta nel mese di luglio 2012. Ma, martedì mattina, in aula, vi era un’altra presenza “eccellente”: Mimmo Gorga, presidente dell’Agropoli Servizi, che ha voluto esprimere sostegno al primo cittadino della città dei templi. Gorga, infatti, da sempre è vicino a Franco Alfieri e la Agropoli Servizi, in qualche modo, è stata protagonista della scorsa campagna elettorale di Agropoli con due candidature di spicco: quella del vicepresidente Francesco Barone, candidato nella lista “Ci siamo per Agropoli”, e Sara Annachiara Spinelli che ha invece militato in “Mutalipassi Sindaco”. Gorga, tra le altre cose, cinque anni fa è stato nominato da Alfieri presidente del CST, una società costituita dai comuni e Capaccio ha la quota maggiore tanto da gestire, come prevede la legge, i programmi finanziari che utilizzano i comuni. E, come se non bastasse, la moglie è risultata vincitrice di un concorso di mobilità interna, permettendole di passare da San Giovanni a Piro a Capaccio Paestum. Come facilmente prevedibile, non sono mancate le polemiche e, ieri sera, Gorga ha scelto di rompere il silenzio con un post pubblicato sui canali social che ritrae lui e il presidente Alfieri, a braccetto: «Date valore alle parole e poi ne parliamo. Se c’è da parlare. La vera maturità è saper fare silenzio quando gli altri fanno rumore, sorridere, girare le spalle ed andare avanti».