L’Udc ottiene un modesto risultato elettorale in provincia di Salerno. L’Unione di centro, alleata con Monti alle elezioni nazionali, delude le aspettative previste. A Salerno città, la squadra di Pierferdinando Casini, ha ottenuto un risicatissimo 2,10%.
Un risultato così poco incisivo era inaspettato; numerosi coloro che speravano, anzi reputavano certezza, una maggiore incisività da parte della coalizione.
Amara delusione serpeggia tra gli animi centristi della nostra Provincia. “Abbiamo fatto quello che era possibile – dichiara Luigi Cobellis candidato alla Camera dei Deputati tra le liste dell’Udc che continua – è stato fatto un buon lavoro, l’impegno di tutti coloro che hanno partecipato alla nostra campagna è stato eccezionale, il risultato che portiamo a casa è al di sotto delle aspettative ma comunque discreto”.
Ma le menti dei candidati al Parlamento non sono rivolte solo ai risultati delle elezioni, ma anche allo scenario politico che ora si prospetta davanti agli italiani.
“Due sono le certezze che queste elezioni hanno portato, la prima è una totale ingovernabilità e la seconda la fine effettiva del bipolarismo” dichiara Luigi Cobellis.
L’analisi politica mostra come la nascita di piccole e piccolissime forze politiche ha sepolto sotto una pesante pietra tombale la contrapposizione tra soli due schieramenti, si apre così nuovamente una fase di radicale smembramento e frazionamento all’interno del Parlamento.
Stessi frazionamenti che si iniziano a respirare all’interno della lista civica per Monti.
Non sono particolarmente entusiasti i sostenitori del “Professore” del risultato ottenuto dai partiti alleati Udc e Fli, reputati a caldo il “carrozzone” che ha rallentato il movimento del presidente uscente. Considerazioni decise, mosse da alcuni rappresentati della Scelta Civica salernitana, pronti e attenti ad astenersi dall’aprire polemiche con gli alleati, ma accorti a sottolineare come l’anello debole della coalizione fossero i vecchi e stantii rappresentanti di vetusti partiti politici.
Piccoli screzi che probabilmente fanno presagire futuri allontanamenti e ipotetiche spaccature della coalizione presentatasi alle elezioni.
26 febbraio 2013