Gigi Casciello, ex segretario provinciale di Azione ufficializza la sua adesione a Noi Moderati-Centro Popolare e lo fa in occasione della manifestazione, tenutasi ieri mattina a Napoli, dal titolo “Con Centro Popolare Noi Moderati cresce”. Un ritorno nel centrodestra per l’ex parlamentare salernitano, dopo il fallimento del terzo polo.
Gigi Cascella avvia un nuovo corso politico con l’adesione a Noi Moderati, una nuova formazione e compagine politica che vede tra i protagonisti anche l’onorevole Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Giusy Versace. Un nuovo inizio per lei…
«Noi stiamo lavorando da tempo per costruire un’area moderata che rafforzi il centrodestra ed è iniziato da tempo. Non ci nascondiamo dietro un dito: sebbene Noi Moderati sia spesso definito la “quarta gamba” del centrodestra, crediamo che questa esperienza possa rappresentare una realtà solida e distintiva. È un progetto che nasce anche dal fallimento del Terzo Polo, perché le ultime elezioni – incluse quelle europee – hanno dimostrato chiaramente che gli italiani si stanno orientando verso un sistema bipolare. In questo contesto, l’area moderata può e deve essere ben rappresentata, con principi chiari e definiti. Principi cardine che speravamo di poter affermare nel Terzo Polo ma è fallito e abbiamo deciso di avviare questo insieme agli amici di Noi Moderati. Dove ci porterà questa strada lo vedremo insieme, ma credo che sia nell’interesse dell’intera coalizione – e anche del partito di Maurizio Lupi – allargare questo fronte, ognuno portando la propria esperienza e il proprio contributo maturato negli anni. È difficile immaginare che i moderati italiani possano trovare una collocazione altrove».
Per lei è un ritorno nella casa del centrodestra, dopo una lunga esperienza con Forza Italia e poi con Azione…
«Non mi sono mai tirato indietro: ho partecipato anche alle elezioni europee con Azione, cercando di affermare principi come il garantismo, una politica liberale e il riferimento al mondo cattolico. Se questi riferimenti fossero stati consolidati in un’area centrista moderata e autonoma, si sarebbe potuto fare un altro tipo di ragionamento. Ma oggi ritengo che la mia casa naturale sia nel centrodestra, soprattutto in Campania. Oggi, chi si propone come alternativa al sistema amministrativo di Vincenzo De Luca dimentica spesso di averlo sostenuto fino a poco tempo fa. Voglio ricordare che, nel 1997, quando De Luca era al suo secondo mandato a Salerno, fui l’unico a sfidarlo».
Regionali in Campania, De Luca in campo per il terzo mandato con un centrosinistra spaccato e un PD che sembra aver perso la bussola, il centrodestra ha una grande occasione…
«Il centrodestra deve trovare la sintesi migliore, senza fughe in avanti e senza conflittualità tra gli alleati. Per quanto mi riguarda, con l’esperienza maturata in questi anni e la conoscenza approfondita del territorio e delle persone, credo di poter dare un contributo importante per costruire una soluzione solida e condivisa».