di Mario Rinaldi
“Ennesima triste conferma della assoluta mancanza di una linea politica chiara e trasparente da parte del sindaco D’Acunzi, del presidente del Consiglio Comunale e di tutti i capigruppo di maggioranza”. Lo scrivono in una nota i consiglieri di opposizione del Comune di Nocera Superiore contestando alla maggioranza di governo di non aver ancora organizzato una discussione su un argomento molto sentito, quello del dimensionamento scolastico. “In sede della ulteriore Conferenza di Capigruppo – si legge ancora nella nota – a nostro parere arbitrariamente convocata per azzerare ciò che era stato licenziato nell’ultima riunione dello scorso 28 ottobre, i rappresentanti della maggioranza alla presenza del sindaco (effettivo presidente del Consiglio dobbiamo purtroppo appurare) del presidente del Consiglio e del neo segretario generale, sbugiardavano in fatto ed in diritto, ciò che era stato precedentemente sottoscritto all’unanimità, ossia la opportunità di una discussione allargata anche con la partecipazione dei dirigenti delle due realtà scolastiche di Nocera Superiore sul dimensionamento scolastico”. Nella seduta dello scorso 28 ottobre infatti, tutti i capigruppo avevano sottoscritto a verbale la richiesta di celebrazione, come punto all’ordine del giorno, della questione “dimensionamento scolastico”, con prevista audizione dei presidi. “Nella ultima settimana però secondo quanto sottolineato nella nota dei consiglieri di opposizione – abbiamo assistito all’omicidio del confronto democratico e della coerenza politica da parte della maggioranza.
Il presidente del consiglio comunale, non solo ha ritirato il punto all’ordine del giorno concordato precedentemente all’unanimità, e di conseguenza la possibilità da parte dei dirigenti di essere ascoltati o di pronunciarsi, ma ha stabilito una nuova data per la celebrazione di un consiglio orfano del suddetto punto all’ordine del giorno, ma soprattutto privato della libertà di parola e di espressione che dovrebbe sottendere ad uno strumento di esercizio della democrazia come un Pubblico Consesso”. Nello specifico dell’argomento indicato i consiglieri hanno anche sottolineato un altro aspetto: “Abbiamo pertanto chiesto, noi sottoscritti consiglieri di minoranza, con richiesta formale, la celebrazione entro venti giorni, così come previsto da Regolamento Comunale, di una Adunanza Pubblica Monotematica con intervento dei Presidi, al fine di ristabilire il violato confronto democratico e la chiarezza che sindaco e maggioranza hanno ricusato in spregio dei cittadini e di noi colleghi consiglieri, anche attraverso la strumentalizzazione dei ruoli istituzionali facenti capo al segretario generale che con suo parere reso per iscritto ha forzato ed asservito l’articolo 58 del Regolamento Comunale ai capricci della maggioranza, e del presidente del consiglio che risulta essere in fatto presidente della sola maggioranza, non avendo in tale occasione operato con la necessaria e prescritta terzierà richiesta dal suo ruolo”. Una discussione che, a quanto sembra, non finisce qui, incontrando nella determinazione dei consiglieri di opposizione la chiara volontà di riuscire nell’intento di convocare un tavolo interistituzionale attorno al quale, i diversi attori chiamati in causa, ciascuno con le proprie competenze specifiche, saranno chiamati a proporre idee, soluzioni e progetti per evitare il dimensionamento scolastico. Il quale, se confermato, si tradurrebbe come concreto rischio di chiusura di alcuni plessi per dirottare altrove studenti che altrimenti risulterebbero in numero ridotto all’interno delle classi di appartenenza.