Rimpianti, tanti rimpianti. Una partita in pugno poi un’incredibile ingenuità che ha cambiato tutto e anche la rabbia per un’occasione clamorosa sprecata nel finale. È un pareggio amaro quello che la Salernitana ha conquistato col Cesena all’Arechi, nonostante l’inferiorità numerica dal 42’ del primo tempo per l’espulsione del portiere Fiorillo. È stato quello in cui la notte dell’Arechi è cambiata. Un rilancio lungo del portiere del Cesena, dopo un angolo granata, con la Salernitana sbilanciata, Ghiglione che si lascia sfuggire Tavsan e Fiorillo che esce in maniera scomposta stendendo l’avversario. Rosso diretto e granata in dieci ed in confusione con i romagnoli che hanno trovato il pari con Tavsan che nel recupero ha battuto l’esordiente Corriere, portierino classe 2006. Fino a quel momento la Salernitana aveva giocato una gara davvero convincente. Con Torregrossa alla prima da titolare, Martusciello ha cambiato tre quarti della difesa confermando il solo Ferrari, affiancandogli Ruggeri con Ghiglione e Jaroszynski esterni. Dopo un avvio caratterizzato da tanto possesso palla, la Salernitana al 20’ ha sbloccato il risultato con Verde, al primo gol in granata. A quel punto la formazione di Martusciello si è definitivamente sbloccata, legittimando il vantaggio e sfiorando in più circostanze il gol del raddoppio che sarebbe stato meritato. Soriano e Ferrari sono andati vicini al gol mentre Dalmonte, subentrato a Tongya, su rimpallo ha colpito una clamorosa traversa. La partita era praticamente in pugno contro un Cesena che, sceso in campo con sette novità rispetto all’ultimo match, non aveva praticamente fatto nulla. Poi il momento dell’espulsione e il gol del pareggio. A inizio ripresa Martusciello bene ha fatto ad inserire Njoh per Verde optando per una difesa a cinque. Carattere, cuore con un Ferrari vero leader hanno consentito alla squadra granata di resistere alla pressione del Cesena, anestetizzato e bloccato dai granata. Poi con l’ingresso di Simy e Tello, al posto dell’ottimo Maggiore e dell’evanescente Torregrossa, la Salernitana ha avuto il merito di provare anche a vincere con diverse folate offensive, spinte dall’urlo della curva sud. Proprio in una di queste circostanze, su cross di Ghiglione, Simy, dimenticato da Prestia, di testa ha messo clamorosamente fuori. Un gol che dalla tribuna è sembrato più difficile sbagliare che segnare ma l’attaccante nigeriano è stato in grado di farlo. Nei minuti finali, il Cesena ci ha provato ma, nonostante la superiorità numerica, non ha mai tirato in porta, tornando a casa con un punto pesante nato grazie all’unica azione, casuale, e ad un solo tiro in porta. Per come si era messa, forse, per la Salernitana il pareggio è un risultato anche positivo, ma senza quell’errore di squadra, la notte dell’Arechi si sarebbe decisamente colorata di granata.
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