Capaccio trema: vertice con Alfieri junior - Le Cronache Provincia
Provincia Capaccio Paestum

Capaccio trema: vertice con Alfieri junior

Capaccio trema: vertice con Alfieri junior

di Erika Noschese

Acque agitate al Comune di Capaccio Paestum. Giovedì, infatti, il vertice di maggioranza, incontro utile a fissare la data del nuovo consiglio comunale, ma tra i consiglieri si respira un clima tutt’altro che sereno. Molti, infatti, non hanno mai nascosto la loro preoccupazione per l’inchiesta della Procura di Salerno che sta indagando su diversi filoni, a partire dalla pubblica illuminazione con lavori affidati alla Dervit e subappaltati alla Alfieri Impianti, società di Elvira, sorella del sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia oggi sospeso da entrambe le cariche, ai domiciliari. I consiglieri di maggioranza, infatti, hanno fatto sapere di temere le conseguenze di quegli atti approvati in consiglio, mentre gli assessori tremano per quanto riguarda anche il filone sulle grandi opere. Elementi questi che, messi insieme, hanno portato la squadra di Alfieri alla vittoria bulgara. Secondo quanto riferiscono i beninformati, a far visita a Palazzo di Città proprio in queste ore è stato anche Alessandro Alfieri, figlio di Franco, che, secondo quanto detto, avrebbe anche partecipato al vertice o comunque avuto informazioni sull’esito dell’incontro, su concessione del sindaco facente funzioni Maria Antonietta Di Filippo (i due sono suocera e genero in quanto Alfieri junior è fidazanto, da anni, con la figlia della vice sindaca). Una scelta tutt’altro che corretta, giusta e onesta, se cofermata, considerato che Alessandro ha regolari contatti con il papà, andando a trovarlo in carcere tutte le settimane e anche qui potrebbero esserci indicazioni da e per l’esterno. Non tutti, però, avrebbero gradito questa presenza, per molti ritenuta inopportuna se non addirittura scomoda, perché vorrebbero dimostrare agli elettori di essere in grado di andare avanti senza alcuna intromissione da parte della famiglia Alfieri. Chiaramente, non è facile considerato che l’ente fa i conti con un disavanzo che ha raggiunto la cifra record di 41 milioni di euro. Il piano di rientro, l’allora sindaco Alfieri, lo aveva ipotizzato, ma oggi metterlo in pratica risulta quanto meno complesso. La presenza di Alessandro Alfieri (nel 2021 eletto segretario dem a Torchiara) al Comune può essere significativa dal punto di vista politico ed elettorale: secondo alcuni, il figlio del sindaco sospeso sarebbe pronto a scendere in campo, se richiesto dai vertici del Pd, per portare avanti l’azione amministrativa avviata dal padre, ma anche per mantenere solido il legame tra la famiglia e il territorio. Tuttavia, il partito democratico potrebbe decidere di recidere ogni legame, soprattutto se la posizione di Franco dovesse ulteriormente aggravarsi. La prossima settimana ci sarà la sentenza del Riesame per rivedere la misura cautelativa e tentare di lasciare il carcere di Fuorni per passare agli arresti domiciliari, ma, soprattutto alla luce delle ultime novità che hanno visto Alfieri mantenere rapporti con l’esterno con l’aiuto di un agente della polizia penitenziaria, ciò potrebbe rivelarsi complesso se non addirittura impossibile. Di fatto, se la richiesta di trasferimento a Secondigliano è stata smentita dal Procuratore Borrelli, lo stesso non è avvenuto circa la notizia di una videochiamata tra Alfieri e il vice presidente della Provincia Giovanni Guzzo. Se il Riesame dovesse confermare il carcere il sindaco sospeso potrebbe seriamente decidere di rassegnare le dimissioni e a quel punto Comune e Provincia tornerebbero al voto.

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