di Marco De Martino SALERNO. Tutti gli occhi sulla Salernitana. Ci saranno parecchi “gufi”, questo pomeriggio, sintonizzati su Telecolore per assistere a Lupa Roma-Salernitana. Scherzi dello spezzatino. Il Benevento, che ieri ha avuto la meglio di una Reggina sempre più derelitta, il Lecce, che ha travolto un osso duro come il Melfi, il Foggia, nuova quinta forza del campionato dopo aver espugnato il campo di una Casertana sempre più nel caos, e la stessa Juve Stabia, che nel lunch match di oggi affronterà il Savoia in un derby che si preannuncia infuocato. Non sarà facile per i granata in quel di Aprilia. Nonostante si giochi praticamente in casa, visto che i tifosi salernitani saranno in maggioranza rispetto a quelli di casa, e la compagine di Cucciari stia vivendo un periodo d’appannamento dopo il grande avvio di stagione, gli uomini di Menichini dovranno faticare le proverbiali sette camicie per allungare la striscia, già storica, di risultati positivi in trasferta che finora conta cinque vittorie e due pareggi in sette gare. Per farlo, Menichini probabilmente si affiderà agli stessi uomini, eccezion fatta per Giandonato che lascerà il posto al rientrante Favasuli, che hanno sconfitto la scorsa settimana la Paganese all’Arechi. Pur avendo provato e riprovato in settimana il 3-4-1-2, il tecnico toscano dovrebbe propendere per il 4-3-1-2. Principalmente per due motivi, sia di natura tecnica che tattica. Primo: schierando contemporaneamente dal primo minuto Bianchi, Lanzaro e Trevisan, Menichini non avrebbe alternative ai difensori in panchina, o meglioci sarebbe il baby Penta che non era mai stato convocato in prima squadra prima di mercoledì scorso a Cosenza per il match di Coppa Italia e che comunque il trainer porterà in panchina (con Grillo che finirà in tribuna). Secondo: la Lupa Roma si schiererà con il 4-3-1-2, con il funambolico trequartista Cerrai ad agire tra le linee alle spalle della temibile coppia d’attacco Tajarol-Malatesta. Per questo affrontare i tre attaccanti laziali con altrettanti centrali potrebbe rivelarsi un rischio. Molto meglio schierarsi a specchio, con una difesa a quattro classica ed un centrocampo più folto, composto da Bovo, Pestrin ed appunto Favasuli, elementi capaci di coprire e ripartire. Ad ogni modo, anche se alla vigilia Menichini sembra propenso per il modulo ad “albero di natale”, non è detto che in extremis decida di rischiare il tutto per tutto azzardando il 3-4-1-2. Punti inamovibili dell’undici anti Lupa Roma, i tre attaccanti Calil, Negro e Nalini. Menichini aveva anche pensato di concedere un turno di riposo a Negro o Nalini, ma molto probabilmente questo avverrà quando Mendicino, oggi di nuovo in panchina in campionato dopo il buon rodaggio di Cosenza in Coppa, e lo stesso Gabionetta saliranno di condizione. L’obiettivo sono i tre punti, anche perché all’orizzonte c’è la sfida con la Juve Stabia all’Arechi che potrebbe già significare tanto in ottica promozione. Intanto, attenti alla… Lupa.
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