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Il primario Mauro Nese: Ortotraumatologia, eccellenza del Ruggi

Il primario Mauro Nese: Ortotraumatologia, eccellenza del Ruggi

Il Reparto di Ortotraumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, diretto dal dottore Mauro Nese, è recentemente tornato operativo in una veste completamente rinnovata. A seguito di importanti lavori di riqualificazione strutturale, è ora dotato di un elevato livello di confort, garantendo ai pazienti un ambiente che coniuga standard alberghieri e percorsi sanitari sicuri. Le 22 camere di degenza, suddivise in spazi da 1, 2 o 4 letti, offrono comfort essenziali come TV, frigorifero, bagno privato con doccia e climatizzazione regolabile per assicurare un ambiente piacevole in ogni stagione. Inoltre, il reparto è dotato di una sala briefing completamente informatizzata; attenzione anche ai familiari, con una sala a loro dedicata, dove poter colloquiare con i medici, ed una tisaneria. “L’obiettivo è stato quello di rendere il nostro reparto non solo funzionale, ma anche fruibile e confortevole, rispettando la dignità delle persone ed assicurando un elevato standard di cura”, afferma il dottor Mauro Nese. “Abbiamo lavorato per offrire spazi che garantissero la sicurezza dei pazienti, con percorsi sanitari ben delineati ed aree dedicate alla preospedalizzazione, così da ridurre i rischi di contaminazione dei percorsi sanitari e garantire la sicurezza dei pazienti”. Questi miglioramenti strutturali, insieme all’implementazione di nuovi processi organizzativi, hanno contribuito a potenziare notevolmente l’efficienza di una unità operativa dai grandi numeri. Solo nei primi otto mesi del 2024, sono stati effettuati circa 900 interventi chirurgici, con picchi in estate, quando oltre 200 pazienti hanno avuto accesso alle sale operatorie per emergenze traumatologiche, a dimostrazione della capacità di gestione della mole di lavoro anche nei periodi più critici. “Siamo un punto di riferimento per le urgenze traumatologiche in Campania. Il nostro team lavora ogni giorno su due sale operatorie per garantire interventi rapidi e di qualità, assicurando allo stesso tempo dimissioni veloci, grazie ad una filiera corta che riduce i tempi di permanenza in ospedale”, sottolinea Nese che prosegue: “Il successo del reparto è frutto non solo dell’elevata professionalità del personale, ma anche dell’eccellente supporto strategico dell’Azienda Ospedaliera. La Direzione Strategica ci mette in condizione di lavorare al meglio, accogliendo ogni nostra richiesta, anche amministrativa, che si riveli propedeutica al miglioramento dei servizi”. Un altro elemento distintivo del reparto è la forte presenza femminile nel team medico. “Abbiamo cinque donne chirurgo ortopedico, un dato che ci rende particolarmente orgogliosi. È una conferma del fatto che stiamo creando un ambiente di lavoro attrattivo anche per le nuove generazioni di medici donna, rompendo tabù che ancora esistono nel nostro settore”, evidenzia il primario. L’efficacia del Reparto di Ortotraumatologia si inserisce in un contesto più ampio di eccellenza sanitaria pubblica in Campania, dove spesso si evidenziano le difficoltà di fronte alla mobilità passiva, con pazienti che si spostano in altre regioni per cure. Tuttavia, i numeri ed i risultati parlano di un’inversione di tendenza: l’alto volume di interventi e la fiducia riposta dagli utenti dimostrano che l’Ospedale di Salerno è in grado di soddisfare le esigenze sanitarie con alti standard di qualità. Come ha sottolineato il Direttore Generale, dottor Vincenzo D’Amato, “rendere i reparti fruibili, sicuri e ben organizzati, dotandoli di ogni comfort assistenziale è un preciso obiettivo del Ruggi. Questo consente ai pazienti di essere accolti nel rispetto della dignità ed a garanzia di cure adeguate”. In un panorama spesso critico nei confronti della sanità pubblica, il Reparto di Ortotraumatologia dell’Ospedale Ruggi di Salerno rappresenta un esempio virtuoso di come un’organizzazione efficiente orientata al futuro ed una visione centrata sulle necessità dei pazienti possano fare la differenza, rendendo la sanità pubblica un punto di riferimento per tutta la comunità. “Ridurre la cosiddetta ‘mobilità passiva’ è una delle nostre priorità. Abbiamo tutte le potenzialità per trattenere i pazienti in regione, grazie a standard di qualità molto alti. Il nostro focus è sempre sull’impegno costante verso il miglioramento delle strutture e dei servizi, a beneficio della collettività.” conclude Nese.

Stefania Maffeo

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