Pontecagnano. Servizio civile, tutti assolti - Le Cronache Giudiziaria
Giudiziaria Pontecagnano

Pontecagnano. Servizio civile, tutti assolti

Pontecagnano. Servizio civile, tutti assolti

di Arturo Calabrese

Assolte perché il fatto non sussiste. Si conclude così la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista Carmen Altamura, socio non componente del direttivo e all’epoca dei fatti ufficio stampa del sindaco Giuseppe Lanzara, Gennaro Carbone e Gerarda Sica, assessore poi riconfermato per il secondo mandato. I fatti coinvolgevano anche l’associazione Tyrrhenoi e agli imputati venivano contestate somme di denaro non dovute per il servizio civile. L’assessore, all’epoca dei fatti socio non componente del direttivo, era accusata, insieme agli altri due imputati (Gennaro Carbone, vice presidente dell’associazione Tyrrhenoi, Carmen Altamura), di aver richiesto ad una volontaria del servizio civile somme “obbligatorie” per la formazione che in realtà non erano dovute. Le spese, secondo il Pm, erano “esclusivamente a carico dell’ente accreditato”. “Un’archiviazione che non lascia adito a dubbi, che riconosce l’assenza di ogni presupposto di condotte illecite. Sono stati anni dolorosi, che hanno screditato il nome della nostra associazione e la credibilità di tre persone che dal 2004 sono state l’anima, insieme a tanti altri, di un percorso di volontariato, accoglienza, integrazione, vita – hanno dichiarato dall’associazione- Non vi è illazione che possa cancellare quello che abbiamo realizzato in questo tempo: le attività con e per i bambini ed i ragazzi, i nostri meravigliosi tornei, i corsi di italiano per stranieri, i giochi e le manifestazioni in strada, le caccia al tesoro cittadine, il supporto alla genitorialità, le esperienze fuori porta, le serate di beneficenza, le colonie estive, solo per fare qualche esempio. Oggi, sopraffatti dal grande peso che ci ha provati tutti ma anche rasserenati dal corso della giustizia, possiamo finalmente dire di essere stati oggetto di una manovra che voleva infangarci dal punto di vista politico piuttosto che sul fronte del nostro operato al fianco dei giovani, delle famiglie, dei nostri concittadini”. L’associazione ha poi aggiunto: “Ci stringiamo a Carmen, Gennaro e Gerarda, ed abbracciamo le migliaia di persone che abbiamo incrociato e sostenuto in questo ventennio, compiendo anche a fatica lo sforzo di non confondere, e nessuno può negarcelo, l’attività politica dei singoli con il percorso associativo Tyrrhenoi: se abbiamo resistito alla calunnia è stato per loro, che sono stati sempre orgoglio, forza e spinta a fare di più e meglio per la comunità – hanno dichiarato ancora – Concludiamo riprendendo il detto goliardico che, da 25 anni, il nostro Presidente Gianpiero Di Muro ricorda al Torneo degli Amici: “l’importante è vincere, non partecipare”. Ebbene sì: stavolta abbiamo vinto. E con noi il bene, la verità, la giustizia. Grazie, in particolare all’avvocato Marco Naddeo e all’avvocato Gemma Ciaglia per averci supportato professionalmente ma anche umanamente, credendo fin dal primo momento nella nostra onestà ed integrità”. Lo scandalo giudiziario si è registrato in piena campagna elettorale con il sindaco Lanzara in corsa per il secondo mandato e l’assessore Sica candidata al consiglio comunale. Un episodio che sicuramente ha lasciato molto perplessi i candidati degli schieramenti opposti che non risparmiarono accuse.

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