Regionali, scalda i motori Sorrentino (Psi) - Le Cronache Ultimora
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Regionali, scalda i motori Sorrentino (Psi)

Regionali, scalda i motori Sorrentino (Psi)

di Erika Noschese

 

 

Il socialista Pasquale Sorrentino, vice sindaco di San Giovanni a Piro e consigliere provinciale con delega alla Cultura scalda i motori in vista del prossimo, atteso, appuntamento elettorale: le elezioni regionali. Il suo nome circola tra i candidati al consiglio regionale in quota Psi e, come lascia intendere, porterà avanti i temi a lui cari: Turismo, cultura, ambiente. Nel frattempo porta avanti l’importante lavoro già avviato in consiglio provinciale.

Consigliere Sorrentino, partiamo dall’autonomia differenziata. Forte l’impegno del Psi per raggiungere il risultato. Da amministratore quali sono i suoi timori?

«Il pericoloso progetto di autonomia differenziata ha come obiettivo la devoluzione alle Regioni di 23 materie di competenza dello Stato. La devastazione per il Sud sarebbe inimmaginabile, se consideriamo i diversi livelli retributivi, di servizi, diritto allo studio e tutela ambientale. Le attuali differenze, già enormi, aumenterebbero. Una “esigenza settentrionale” a fronte di una irrisolta questione meridionale che si origina da una atavica necessità elettorale di una parte politica (Lega) oggi al governo.

Un provvedimento che víola i due principi su cui si fonda la Costituzione: uguaglianza e solidarietà. E la nascita di tanti piccoli staterelli in un momento storico in cui dovremmo unirci per affrontare problemi di portata globale».

Palazzo Sant’Agostino, lei è al suo terzo mandato: qual è il bilancio di questa esperienza?

«Sono al terzo mandato, sempre nelle fila dei socialisti. Siamo persone con punti fermi e radici antiche. Dal 2016 ho girato la Provincia in lungo e in largo. Grazie ai tanti amministratori che in questi anni mi hanno riconosciuto un lavoro di ascolto e sintesi, al Comune dove svolgo la funzione di Vicesindaco e Assessore Cultura e Turismo che rappresenta una base solida da cui ri-partire ogni volta e alla mia “casa” di sempre: il PSI – Partito Socialista Italiano dove sono cresciuto e convergono i miei ideali di sempre. Il dovere dell’impegno, i bisogni sociali, il valore del merito. E la passione per il Turismo e la Promozione Culturale. L’esperienza in corso con il Presidente Alfieri è la conferma che per amministrare occorre osare, senza trovare scuse, ma concentrandosi sulle soluzioni. Viabilità, ambiente, edilizia scolastica e, per quel che mi riguarda, il turismo, sono un perimetro unico entro cui muoversi. Per “servire” oltre un milione di abitanti della Provincia di Salerno, in 158 Comuni».

Anche sul fronte della Provincia si dovrebbe tornare al voto: una riforma particolarmente attesa…

«Correva l’anno 2009 ed io “sfiorai” l’elezione in Consiglio Provinciale con il voto “vero”. Con i socialisti, con me già allora Enzo Maraio e Silvano Del Duca. E il compianto Gennaro Mucciolo.

Da allora la mia militanza ha avuto un’unica direzione e un obiettivo raggiunto qualche anno più tardi: la suggestione di rappresentare una bellissima parte del Paese: la nostra. Il voto ponderato riscrive le regole del gioco e la questione diventa una contesa tra “addetti ai lavori”. Un danno per la democrazia frutto di una riforma sbagliata attuata dal centro sinistra (che in quell’epoca “sciolse” anche il Corpo Forestale nell’Arma dei Carabinieri, altro errore!) in un momento in cui soffiava il vento dell’antipolitica che indicò le Province come il male assoluto. Un’assurdità!

Detto ciò, oggi tocca al governo di centrodestra porre rimedio. Noi siamo qui ad aspettare la contro-riforma; correggere un errore è sempre la cosa giusta da fare».

Regionali, lei è tra i possibili candidati. Quali i temi che vorrebbe seguire?

«Viviamo un tempo intenso, l’orizzonte è ampio e i problemi sono comuni. Le elezioni regionali sono un appuntamento che reclama la giusta attenzione. E noi gliela daremo. Con il coraggio della passione e l’esperienza del tempo trascorso (non invano). Il Psi comporrà una lista forte, daremo il nostro contributo. Turismo, cultura, ambiente, i temi storicamente a me più cari».

Turismo, regge in Provincia di Salerno ma sicuramente si può fare di più. Quali le iniziative in programma?

«La vocazione turistica è il codice genetico della Provincia di Salerno; lavoriamo a una offerta turistica “lunga” 365 giorni che possa trasformare il turismo da “momento” a “tempo”. E dove la strategia va condivisa con gli operatori economici che devono essere sostenuti (e non ostacolati) dalle istituzioni pubbliche. Un rigoroso lavoro di ascolto e confronto all’interno della Consulta del Turismo, l’affiancamento agli Assessori al Turismo di tutta la Provincia, il Progetto “Chiamata alle Arti”, la rassegna “Storie in Provincia”, la presenza, dopo anni, alle maggiori Fiere e Borse del Turismo (a ottobre saremo alle Bitus a Salerno). L’infrastruttura aeroportuale darà la spinta decisiva, per una sfida che dev’essere raccolta dal territorio. L’obiettivo è articolare un giusto rapporto tra qualità dei servizi, equità dei prezzi e una efficace promozione nazionale e internazionale».

Quali i suoi progetti per il futuro?

«Il futuro è uno spazio ampio in cui “esibire” un protagonismo di partecipazione, non come esaltazione individuale, ma come dovere civico. Una provocazione culturale…io introdurrei la “leva amministrativa”, in cui ciascun individuo dovrebbe svolgere un breve tirocinio presso la propria comunità (in qualsiasi ambito, secondo le proprie inclinazioni). Per non alimentare il processo di delega all’infinito in cui è sempre “colpa degli altri”. Un “mi interesso” e non un “me ne frego”. Darebbe frutti interessanti!».

Tornando al tema regionali, se non dovesse passare il terzo mandato per De Luca secondo lei quale la figura idonea?

«Mi appassionano i temi, contano le priorità, a noi amministratori il compito di smussare gli angoli. De Luca ha governato bene ed ha tutto il diritto di riproporsi, spetta ai cittadini secondarne la possibilità. Noi lavoreremo per un centro sinistra credibile ed una coalizione stabile».

 

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