Io mi ricordo... “Angelo Vassallo e la Comunità Montana” - Le Cronache Ultimora
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Io mi ricordo… “Angelo Vassallo e la Comunità Montana”

Io mi ricordo… “Angelo Vassallo e la Comunità Montana”

di Dario Vassallo*

Qualche giorno fa ho letto della Comunità Montana Alento Monte Stella e di un certo Michele Apolito, sindaco di Ogliastro Cilento posto al centro di una crisi amministrativa dell’ente montano. Angelo Vassallo nei primi anni 2000 aveva ricoperto il ruolo di Presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella, e anche qui in poco tempo era stato capace di trasformare un territorio abbandonato in un’eccellenza nazionale, premiata in quegli anni come la migliore in Italia. Con la sua azione presso gli uffici regionali era riuscito a stabilizzare i 26 impiegati e 164 operai idraulici forestali, trasformando il loro contratto di lavoro, da determinato a indeterminato. Centinaia di famiglie che potevano vivere e lavorare nel luogo dove erano nate. Sembra una banalità, ma era una rivoluzione, aveva bloccato l’emigrazione dalle zone montane verso i paesi costieri e verso le grandi città. Con la sua azione amministrativa fu capace di trasformare un territorio abbandonato da Dio e da tutti. Fu il primo presidente di Comunità, il primo Sindaco, almeno nel raggio di 200 chilometri che, insieme ad un olandese, Peter Hoogstaden, a tracciare e mettere in sicurezza i sentieri presenti nel territorio della comunità. Erano gli anni 2004/2006, e fu un’azione pioneristica, adesso tutti parlano di sentieristica e di cammini mozzafiato, mentre a quei tempi fu deriso dai politici locali e preso per pazzo. Portò nel Cilento personalità come Claude Aubert, il padre dell’agricoltura biologica, o Alean Foure, Direttore degli Studi Politici dell’Università di Grenoble, personalità come Piergiorgio Oliveti della Rete Città Slow, o personalità come Carlo Petrini di Slow Food, o delegazioni cinesi e sudcoreane. Aprì il territorio al mondo della cultura e al mondo economico, ma un’economia sana. Leggendo di questo signore, Michele Apolito, mi sono ricordato che costui è lo stesso che sfiduciò Angelo Vassallo da presidente della suddetta comunità ed è lo stesso personaggio riportato nell’articolo di Oreste Mottola “Vassallo come io l’ho visto. Angelo U’ Collega” (Unico settimanale.it del 10 marzo 2024). “Diecimila pagine strappate per cancellare il suo nome…” Angelo Vassallo era il tipo che non accettava un caffè per non dover ricambiare neppure il prezzo di una tazzina. Come non aveva sgomitato perché ci fosse il suo nome sulla guida turistica , che lui nel 2003 aveva ideato e trovato i soldi finanche i cartelli, mentre nella semplice ristampa, un paio di anni fa Michele Apolito (presidente) e Giuseppe della Pepa (vice), permisero a un gruppo di operai forestali dell’ente di strappare, da diecimila copie stampate, le due pagine dove rigorosamente ricorreva il nome dell’allora presidente che a migliaia di turisti nord europei aveva dato gli strumenti e gli stimoli per percorrere i fondivalle dei fiumi e i crinali delle montagne. Anche qui e, non solo a Pollica, c’è la volontà politica, e che politica, di cancellare il nome di Angelo Vassallo, la sua stessa esistenza, fanno azioni di facciate ma rosicano nell’animo. Penso che questo territorio debba essere amministrato da personaggi come Michele Apolito, semplicemente perché il Popolo è stato, ed è muto, negando a loro stessi che sono stati parte integrante di una rivoluzione non riuscita, ma nonostante tutto sono entrati nella storia. Sono passati da parte attiva a muti. C’era una volta una Comunità Montana che si chiamava Alento Monte Stella, non c’è più, sembra una favola, ma è realtà, per alcuni un incubo, per altri mettere il proprio deretano su una poltrona. Che squallore.

*Presidente Fondazione “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”