Pare che sia davvero baciata da Dio la diocesi di Agropoli. Nella sua cronotassi di vescovi, conta un aspirante Papa e un aspirante Segretario di Stato Vaticano. Proprio si, in Vaticano un pezzo di Agropoli pare che si sarà e probabilmente toccherà le cime più alte di Piazza San Pietro. Certo dipenderà dal Conclave che si aprirà domani e che terrà tutti lo sguardo incollato al comignolo della cappella Sistina.
Ma ecco cosa c’entra Agropoli. Originariamente fu sede vescovile della Lucania. Allo stato soppressa, la diocesi di Agropoli sopravvive lo stesso come sede vescovile titolare. Insomma più che una carica operativa la diocesi di Agropoli assume carattere prettamente onorifico e storico. La sua esistenza fu resa nota grazie ad una lettera di papa Gregorio Magno, scritta nel 592 al vescovo Felice, al quale comanda la visita apostolica delle vicine diocesi di Velia e Bussento.
Tra i vescovi che hanno retto la diocesi c’è Marc Ouellet, consacrato da papa Giovanni Paolo II che nel 2001 lo nomina vescovo di Agropoli. Qui rimarrà fino al 15 novembre 2002. Ouellet, 68 anni, di origine canadese, è tra i favoriti per la successione a papa Benedetto XVI. Dal 2010 è prefetto della Congregazione per i Vescovi. Oggi insieme all’Arcivescovo di Milano, Angelo Scola, è il più accreditato al soglio di Pietro.
Ma non è l’unica curiosità. Attualmente vescovo titolare è Pedro López Quintana, nunzio apostolico in Canada. E’ stato consacrato Vescovo nel 2003 da Giovanni Paolo II, ed ora punta al posto di Bertone. Potrebbe, infatti, essere lui il prossimo segretario di Stato di Città del Vaticano.
Il conclave. La processione dei 115 cardinali provenienti da tutto il mondo per l’ingresso nella cappella Sistina darà l’avvio ufficiale del conclave domani alle 16.30. La prima fumata potrebbe avvenire intorno alle 19. A partire dal giorno dopo, sono invece previsti quattro votazioni, due al mattino e due al pomeriggio.
11 marzo 2013