“Al prossimo Consiglio Provinciale passare all’opposizione, bocciando i provvedimenti proposti dalla Giunta del presidente Iannone”. E’ questa la strategia dei Falchi del Pdl della Provincia di Salerno, decisi a mettere nell’angolo i Fratelli d’Italia dell’onorevole Edmondo Cirielli. Si parte lancia in resta per dare l’assalto al fortino di Palazzo Sant’Agostino dove, caso più unico che raro in Italia, esiste l’unica Giunta Provinciale monocolore, composta solo ed esclusivamente da donne ed uomini che hanno aderito a FdI. La linea, più che quella dettata dal Commissario Provinciale Mara Carfagna, pare essere quella degli “esclusi”, cioè di quanti, oggi, all’interno del Pdl, si ritrovano senza alcun ruolo amministrativo o elettivo. Perché? Molto semplice: chi ha studiato le mosse da attuare sullo scacchiere politico provinciale ha dimenticato un piccolo ma fondamentale particolare. Il prossimo Consiglio Provinciale, unico momento di verifica politica dell’amministrazione guidata da Antonio Iannone, potrebbe essere quello di fine aprile, quando all’ordine del giorno ci saranno l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2012 e lo schema di Bilancio di Previsione per il 2013. Cosa vuol dire? In caso di bocciatura dei provvedimenti si va tutti a casa, con la nomina di un Commissario Prefettizio e con lo scioglimento del Consiglio e dell’intera amministrazione. I falchi del Pdl, dunque, o hanno fatto male i conti oppure hanno in mente una strategia tipica dei kamikaze giapponesi: la mia fine è anche la tua fine. Il tempo servirà a smussare gli angoli, a rendere meno protagonisti quanti oggi, a gran voce, invocano la fine anticipata di una consiliatura nata (è bene ricordarlo) proprio grazie all’intesa politica tra Mara Carfagna ed Edmondo Cirielli. Ed allora cosa accadrà? Si andrà ad una discussione, questo è poco ma sicuro, ma prima di inaugurare un nuovo tavolo politico si attende anche l’andamento delle vicende politiche nazionali, avere un quadro chiaro sul futuro della Legislatura che si aprirà ufficialmente venerdì, comprendere i ruoli che andranno a ricoprire i rispettivi riferimenti nazionali. Mai come in questi giorni le dinamiche “romane” possono avere ripercussioni sui livelli locali: dalla Regione alla Provincia, per finire alle singole amministrazioni comunali. Le Colombe del Pdl lo sanno benissimo, tant’è che la maggioranza degli esponenti del Partito del Popolo della Libertà si sono ben guardati dal rilasciare dichiarazioni o interviste che, tra pochi giorni, potrebbero essere smentite ed annullate da atti e fatti che sfuggono alle politiche del salernitano. Meglio tacere, meglio attendere, meglio lasciare che il quadro politico diventi piu’ chiaro ed intellegibile.
11 marzo 2013