Questa non è una raccolta fotografica di orrori. E neppure una denuncia di lassismo e noncuranza. E’ una richiesta di dignità e di rispetto per una Città finita in un vortice distruttivo che, come un ‘buco nero’ astronomico, ne sta consumando la materia e ogni residua vitalità. Gli alberi e i fiori sono ‘compagni di vita’ fondamentali per la ‘nostra vita’. Ci fanno respirare, rallegrano la vista, rasserenano l’anima. Distruggere il verde è un atto di omicidio-suicidio crudele e inaccettabile. Alla luce di queste foto, attribuire a Salerno la qualità di ‘Città Europea’ costituisce davvero un’offesa per i cittadini, salvo che per coloro che dell’Europa conoscono solo il nome e che, per questo, hanno tutta la comprensione possibile. Essere ‘Città Europea’, non significa acquisire una classe di merito, perché non ci sono indicatori da rispettare, né parametri da applicare. Cioè, non è richiesto ai responsabili di assicurare immediatamente una condizione fisica di un certo livello, ma semplicemente di avere la piena consapevolezza della necessità di impostare programmi e assumere decisioni in grado di assicurare quel risultato, sotto gli aspetti materiali, morali e spirituali. Una Città è ‘Europea’ se c’è una visione ‘Europea’ e, nella testa e nell’anima, la volontà di renderla tale. Sulla base di questa premessa, è possibile che, qui, siano vigenti ancora i tempi dei lanzichenecchi. Eppure, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, è stato deliberato l’affidamento in via temporanea della cura del verde alla Salerno Pulita Spa con decorrenza 27/07 e fino al prossimo 31/12. Il Competente Assessore all’Ambiente ha assicurato che questo progetto “potrà offrire un miglioramento della qualità del servizio”. Bene. Dove è finito questo encomiabile impegno? Ci sono state temperature elevate, certo, ma una minima irrigazione avrebbe potuto consentire di superare ogni difficoltà. Degli impianti, ci sono solo i tubi abbandonati. Poi, si sa, si potrà pure sistemare. Quando a pagare sono i cittadini è consentita ogni oscenità. Un albero e un fiore non chiedono né soldi, né un posto di lavoro. Chiedono solo un poco d’acqua per vivere e, magari, un’attenzione, non a parole, o chiacchiere, ma nei fatti. In una Città che cementifica le residue aree verdi, che brucia le colline e le minuscole zone boschive, che ‘asseta’ fino alla morte gli spiazzi e i giardini, non ci può essere futuro. In una Città che insegue progetti che aggrediscono la sua storia e le sue memorie per soddisfare l’egoismo di coloro che abusano della natura, non ci può essere futuro. Una Città che toglie ai suoi figli ogni speranza di vivere in un luogo, non ‘Europeo’, ma semplicemente a misura umana, è già morta, senza alcuna comprensione, né pietà. Perché, di tutto questo, loro non potranno incolpare il fato avverso o i barbari invasori. VERGOGNA!
Ali per la Città – Gruppo Civico Futura Salerano – Associazione Civica Salviamo gli Alberi – Gruppo Civico