Avella: La giunta non si occupa della città - Le Cronache Ultimora

di Erika Noschese

 

 

Fedele alla maggioranza Napoli ma disposto a mettere in evidenza, quando serve, tutte le criticità presenti. Rino Avella, consigliere di maggioranza eletto in quota Psi e presidente della commissione Sport nel corso dell’ultimo consiglio comunale non ha mancato di esprimere il suo sdegno circa l’atteggiamento che sta assumendo la maggioranza Napoli, lasciando poi i lavori senza votare i provvedimenti in programma. Lo scorso consiglio comunale, invece, non era presente ma, dice oggi, nessun pentimento circa la scelta di sostenere il sindaco Vincenzo Napoli. «Purtroppo nella giunta Napoli i problemi della città non vengono proprio considerati», ha dichiarato il consigliere di maggioranza.

Consigliere Avella, in consiglio comunale non sono mancate le polemiche. Lei in primis ha ricordato al sindaco una serie di interventi non portati avanti. Cosa succede?

«In democrazia il Consiglio Comunale è sacro. Lì si materializza il rapporto tra la cittadinanza e le Istituzioni elette. Ai salernitani abbiamo chiesto consenso e fiducia propendo, con Napoli sindaco, la realizzazione di quel preciso programma elettorale. Le cui fondamenta ho rivendicato in questo e nei precedenti Consigli comunali. Con il sindaco il rapporto personale è chiaro, diretto e franco. Purtroppo nella sua giunta, a mio parere, spesso i reali problemi della città – quelli su cui i cittadini ci chiederanno conto – non vengono proprio considerati. Gliel’ho detto senza remore. Così come gli ho ricordato che io e lui oggi siamo – nel Salone dei Marmi – gli unici superstiti di quella favolosa stagione che fece svoltare Salerno, con Vincenzo Giordano sullo scranno più alto. Memore di quella epoca gli chiedo allora di alzare la voce, di farsi sentire. Viabilità, pulizia, verde pubblico, visione di sviluppo: oggi vivo (male) sulla mia pelle il disagio di tutti i salernitani per una città che fatica a riprendersi».

Convenzione per lo stadio Arechi, pubblicato il bando di gara. Un intervento particolarmente atteso…

«Il 15 luglio è stato sottoscritto il protocollo di intesa interistituzionale tra Regione Campania ente erogatore, Agenzia Regionale Universiadi per lo Sport (Arus) ente attuatore e Comune di Salerno ente beneficiario.Apprendiamo della previsione di un investimento complessivo di 103 milioni per la costruzione del nuovo stadio Volpe da 15 mila posti e per il rifacimento dell’Arechi. Siamo felici in questa intenzione, perché Salerno ha bisogno di impianti nuovi e funzionali. Da presidente della Commissione Sport e Politiche Giovanili vorrei però simili rassicurazioni anche sul destino del Palatulimieri: ossia che il capitolo di spesa comprenda la somma necessaria alla sua ricostruzione dopo l’inevitabile abbattimento per far spazio al nuovo Volpe. Salerno non potrà permettrsi di perdere il Palatulimieri e, su questo tema, le Commissioni Sport e Urbanistica continueranno a lavorare in maniera congiunta. Insieme abbiamo già suggerito sia la nuova area alternativa di Fuorni che la polifunzionalità della struttura, in modo che sia la ‘casa’ dell’hockey e degli altri sport indoor quali, ad esempio, la pallamano. Anche su testo tema il Sindaco prenda in mano la questione, interloquisca con Regione e Arus e ottenga le rassicurazioni necessarie».

Impianti sportivi e palestre, anche quest’anno si rinnova l’impegno da lei portato avanti…

«Al momento del nostro insediamento non c’erano capitoli di spesa a beneficio del comparto-impianti sportivi. Su questo presupposto, anche le manutenzioni ordinarie sono diventate un’impresa. Con gli uffici ci siamo messi al lavoro per ottenere, anche grazie al rapporto organico con la Regione, linee di finanziamento per lo sport. Così dai Pics sono arrivati i fondi, oltre 1 milione, per la ristrutturazione dei campi Settembrino e De Gasperi.

Per risolvere il problema della loro gestione ordinaria, abbiamo pubblicato un bando in tal senso aperto a società ed associazioni.  Al Sindaco abbiamo chiesto, come Commissione Sport, che l’80% degli introiti provenienti dai fitti delle strutture sia destinato al comparto. Vorremmo investire questi fondi nella costruzione/riammodernamento di un campo di quartiere all’anno. Partendo da quello di Vinciprova.Per le palestre è stato fatto un buon lavoro in commissione, con l’assessore Falcone e nella commissione Politiche Sociali. Il bando scadrà a fine agosto».

Palazzetto dello Sport, quale futuro?

«L’opera si potrà realizzare solo con fondi sovra comunali. De Luca mantenuto la parola su Arechi e Volpe, sono certo che farà lo stesso con il Vestuti ed il Palazzetto dello Sport. Che però non potrà sostituire il Palatulimieri. Dovrà essere aggiuntivo a quest’ultimo».

Autonomia differenziata, il Psi tra i primi partiti a lanciare, con il Pd, la campagna referendaria con la raccolta firme in piazza. Quali i suoi timori rispetto alla legge?

«Il principio alla base di questa riforma tende, su scala regionale, a rafforzare chi è già forte e ad indebolire chi è più debole. Quindi, di base, appare iniqua. Referendum possibile a parte, se diventasse definitivamente parte del nostro Ordinamento bisognerebbe prenderne atto ed agire di conseguenza. Nel governo delle comunità bisogna saper avere coraggio: in politica nulla può far paura».

Sosterebbe ancora il sindaco Napoli alla luce di quanto accaduto?

«Nessun pentimento. Abbiamo il tempo per realizzare il programma elettorale che portò alla vittoria quella coalizione politica oggi maggioranza al Comune. Sono convinto che Napoli darà i segnali giusti ai quartieri che li attendono.

A cominciare dalla anelata apertura alle due ruote del sottopasso di via Torrione/Mobilio ed alla istituzione della’ bus station’ gestita in via Carrella. Qui non ci sono interessi di bottega: si tratta, semplicemente, di scelte di buon senso».

Regionali, sarebbe pronto a scendere in campo?

«Non è uno scenario che mi appassiona. Sono concentrato sulla soluzione dei problemi della città. Alla fine di questa consiliatura intendo arrivare con la coscienza a posto».

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