Cioffi, un pezzo di Salerno alle Olimpiadi - Le Cronache Attualità
Attualità Salerno

Cioffi, un pezzo di Salerno alle Olimpiadi

Cioffi, un pezzo di Salerno alle Olimpiadi

di Enzo Sica

 

C’è anche un piccolo pezzo della nostra Salerno nella storica vittoria alle Olimpiadi di Parigi del quartetto delle ragazze azzurre che nella spada hanno battuto le padroni di casa francesi. Diciamo che non è passato inosservato il nome del bravo e valente collega Dario Cioffi, capo dell’ufficio stampa della Federazione Italiana scherma. Infatti è riecheggiato tante volte nel corso della serata magica proprio per la serietà di Dario che pur svolgendo un lavoro di primo piano come la comunicazione schermistica, rimane praticamente sempre tra le quinte cercando di apparire il meno possibile visto che il palcoscenico lo meritano certamente le atlete.

Ma noi dopo quella vittoria, quasi a caldo, terminato il lavoro di addetto alla comunicazione, gli abbiamo subito chiesto di darci le prime sensazioni su un traguardo eccezionale raggiunto da questa federazione. <Diciamo che sono molto felice per un successo che gratifica tutto l’ambiente. Sono alla mia seconda Olimpiade dopo quella di Tokyo nel 2021. Allora ero arrivato solo da due mesi in Federazione ma con le prescrizioni che c’erano tutto fu molto condizionato. Io che ho sempre pensato alle Olimpiadi come qualcosa di magico ero rimasto molto perplesso ma devo dire che puntualmente tutto si sta avverando qui a Parigi in questa grandissima festa di popolo>

Esperienza magica, dunque Dario?

<Ma sì, non posso dire il contrario. Infatti fin dalla prima giornata di gare al Grand Palais, uno dei palasport più belli della Francia gremito con oltre ottomila persone che facevano un tifo eccezionale per i francesi, ci siamo resi conto che tutto sarebbe stato difficile anche se la scherma è uno sport che, alla fine, premia i migliori. La caparbietà delle nostre ragazze in pedana, dunque, la loro voglia di vincere ci hanno alla fine davvero gratificato tanto>

Si è quasi avverato anche un tuo sogno con questa medaglia d’oro?

<Certamente. Il mio legame con la scherma è stato sempre viscerale visto che è uno sport che anche io ho sempre praticato. Da quando avevo appena sette anni ed i miei genitori mi portarono alla Nedo Nadi, la cui palestra era nei locali della curva vecchia dello stadio Vestuti. Devo dire che sono stato un modesto atleta e un onesto arbitro. Poi quando ho avuto l’opportunità di iniziare il mio percorso giornalistico e di arrivare nel 2021 all’ufficio stampa della Federazione Scherma grazie devo dire alla scuola di Gigi Casciello che mi ha insegnato tanto ed alla quale sono orgoglioso di appartenere sia nel mio iniziale percorso, cercando di andare avanti in un certo modo anche facendo tesoro degli insegnamenti della scuola di giornalismo locale, che mi ha dato davvero tanto ed è stata per me palestra di mestiere e anche di vita che poi ti porti dietro per sempre>

Torniamo alle regine della spada che, con queste medaglie, hanno portato il loro bottino a 50 medaglie d’oro nella scherma: Tanto davvero con un traguardo che tu hai potuto festeggiare come capo ufficio stampa?

<Diciamo che scrivo volentieri di questo sport anche per i miei trascorsi giovanili. Certo è stata l’emozione più bella. Credevo di aver vissuto qualche mese fa quella più grande con la creazione del libro sulla scherma ma ci siamo superati e per la prima volta davanti ad ottomila persone c’è stato qualcosa di magico. E penso che ci saranno ancora altre possibilità di conquistare sempre in questo campo altre medaglie nei prossimi giorni di gare>

Il tuo legame con Salerno però è sempre viscerale?

<Certamente. Ci sarà sempre. E permettimi di citare e ringraziare Claudia e Raffaele(Lello) i miei genitori che mi hanno incoraggiato a fare scherma fin da quando avevo sette anni, mia moglie Luisa che dopo Andrea cinque anni mi ha dato la gioia anche di Simone 3 mesi ed ai quattro nonni. Doppiamente grazie per quello che fanno proprio i nonni per gli impegni lavorativi che ha mia moglie e alla luce del fatto che io sono impegnato tanto nel corso dell’anno>

Emozione? Davvero tanta, possiamo dirlo. La Federazione con il presidente Paolo Azzi ha davvero piena fiducia in te. Lo si è visto proprio nelle ultime ore, alla luce di questa straordinaria medaglia d’oro aspettandone altre. Però qualcosa sulla Salernitana ce l’aspettiamo che tu lo dica visto che l’hai seguita per anni scrivendo, appunto, sui quotidiani locali>

<Vorrei innanzitutto ringraziare la Federscherma che, devo dire, mi ha davvero dato tanto in questi tre anni. Tornando alla Salernitana dico che il mio legame c’è e ci sarà sempre con il popolo granata. Ho iniziato a scrivere sulla squadra granata nei miei primi passi da giornalista, poi sono passato ad altro. Affermo che adoro il tifo granata. Seguo poco le vicende attuali visto che faccio altro ma l’amore per il calcio, come si dice in questi casi, certamente non si scorda mai>

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