Picarone: La Regione Campania non produce più disavanzo - Le Cronache

di Erika Noschese

 

 

«La Regione Campania non produce più disavanzo ma avanzi di bilancio». A confermarlo nei giorni scorsi il presidente della Commissione bilancio del Consiglio regionale della Campania, Franco Picarone, commentando l’approvazione da parte del Consiglio regionale della Campania dell’assestamento di bilancio per il prossimo triennio. La manovra prevede maggiori risorse in entrata per 36 milioni di euro per il 2024, 80 per il 2025 e 95 nel 2026. Quest’anno il saldo positivo sarà di 250 milioni di euro e che queste risorse saranno alle comunità montane, ai consorzi di bonifica, stanziamento per il ciclo integrato dell’acque e a garanzie di programmi nazionali e comunitari. Venerdì pomeriggio il presidente Picarone era a Salerno a sostegno dell’iniziativa lanciata dal Pd della provincia di Salerno per la raccolta firme relativa al referendum abrogativo dell’autonomia differenziata.

Onorevole Picarone, in piazza a Salerno per la raccolta firme per il referendum abrogativo dell’autonomia differenziata…

«La Regione Campania ha votato con il consiglio regionale i quesiti che adesso sottoponiamo alla firma degli elettori. La firma servirà non per raggiungere qualcosa in più sul piano giuridico ma per far sì che ci sia una larga conoscenza di massa di una riforma che affossa il Mezzogiorno e rende questi divari incolmabili. Noi abbiamo da recuperare competitività rispetto alle regioni del centro nord, in questo momento questa riforma crea ulteriori problemi di occupazione, demografici, di sviluppo per le popolazioni meridionali; il nostro compito è far capire alle persone quali sono queste ragioni e soprattutto mobilitare tutte le energie e le risorse per raccogliere le firme sufficienti a varare questo referendum e poi ad avere il quorum per poter affossare questa riforma».

Da presidente della commissione Bilancio sta portando avanti un lavoro importante. Ssono sempre di più i provvedimenti che si riescono a portare a termine a favore delle famiglie, dei giovani…

«Sì, nell’ultimo consiglio regionale abbiamo approvato una variazione di bilancio importante che ha destinato risorse per le comunità montane, per i consorzi, di bonifica, per il ciclo integrato delle acque, dei rifiuti. Risorse che sono venute fuori da economie: noi non produciamo da 9 anni disavanzi, anzi produciamo avanzi di gestione che destiniamo agli investimenti e lo sviluppo. Poi abbiamo varato un provvedimento di riordino normativo che ha consentito di dare sicurezza ai Comuni costieri decidendo sui termini di efficacia del Puad, il piano di utilizzazione delle aree demaniali; abbiamo introdotto norme importanti sulla biosicurezza alimentare, abbiamo fatto la proroga delle graduatorie. Tanti provvedimenti normativi che sono destinati a migliorare la macchina organizzativa regionale e a semplificare la vita dei cittadini».

Cosa vorrebbe ancora portare a termine prima della scadenza del suo mandato?

«Manca ancora più di un anno per le elezioni regionali e sono tante le cose che dobbiamo fare. Sicuramente abbiamo una piena finanziaria, cioè dobbiamo fare una manovra finanziaria per l’anno 2025 e sarà l’ultima finanziaria importante di questo ciclo della seconda legislatura di De Luca, ma a parte questo ci sono tutte le altre cose che riguardano i programmi di spesa europei, i fondi di sviluppo e coesione, i fondi Poc che dobbiamo programmare unitariamente per lo sviluppo del territorio. Abbiamo anche da portare al regime infrastrutture importanti come l’aeroporto Salerno Pontecagnano: i prossimi due anni saranno gli anni cruciali per avere milioni di visitatori sul territorio; poi la viabilità, il trasporto su ferro e su gomma. Abbiamo tante iniziative che dobbiamo portare a compimento. Un lavoro importante sui Borghi mentre sulla provincia di Salerno ci sono tantissimi iniziative di investimento. Non sarà un anno e mezzo da stare con le mani in mano, ma sarà un anno e mezzo per continuare il nostro lavoro in Regione nell’interesse dei cittadini Campani e per preparare un futuro dove ancora noi possiamo essere protagonisti. Ovviamente con il consenso dei cittadini».

 

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