Battipaglia, ladri aggrediscono parroci e rubano 30mila euro - Le Cronache
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Battipaglia, ladri aggrediscono parroci e rubano 30mila euro

Battipaglia, ladri aggrediscono parroci e rubano 30mila euro

Attimi di paura a Battipaglia nella serata di venerdì. Nella chiesa di San Gregorio VII, nel quartiere Sant’Anna, era in corso la santa messa con relativa Via Crucis che si è svolta all’interno. Al termine, il parroco Don Michele Olivieri insieme al vice Don Mirco Vitale si è recato nel suo appartamento.

Avvicinandosi ha sentito odore di bruciato e un brusio provenienti dall’abitazione. Insospettitosi, ha cercato di aprire la porta poi risultata chiusa dall’interno. Volendo accedere da un altro ingresso, i due parroci sono stati sorpresi da quattro ladri, di chiara origine straniera dato l’accento, che si davano alla fuga. Don Michele e Don Mirco, a questo punto, sono stati aggrediti. Il primo con un colpo di piede di porco alla spalla sinistra, il secondo alla mano destra cercando di afferrare il borsone che uno dei malviventi aveva con sé. Per il giovane prete, la prognosi è di tre giorni a causa della ferita al dito. I quattro, poi, sono fuggiti a bordo di un’auto, poi scoperta rubata, all’interno della quale ad attenderli c’era un quinto complice. Ingente il bottino contenuto all’interno della cassaforte che è stata aperta con un flex, da qui l’odore di bruciato avvertito da Don Michele.

Circa 30mila euro, somma frutto di donazioni e destinata ad azioni benefiche, che i ladri hanno trovato nella cassaforte e che hanno portato via. Secondo i racconti, i quattro ladri avrebbero impiegato circa dieci minuti per compiere il furto. Sul caso, indagano gli uomini della Polizia di Stato agli ordini del comandante Giuseppe Fedele. Gli agenti hannio acquisito le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti in loco sia all’interno che all’esterno della chiesa e dell’abitazione del parroco. Insomma, continua a Battipaglia come su tutta la Piana del Sele l’ondata di violenza e di crimini perpetrati tanto ai danni di privati cittadini quanto di attività commerciali. Non sono esenti nemmeno gli ecclesiastici come nel caso della chiesa di San Gregorio VII.