SALERNO – La Salernitana le sta provando tutte per imbroccare la strada giusta nonostante la situazione appaia ormai compromessa, e così ieri mattina il vicepresidente del club granata Gianni Petrucci, l’A.D. Maurizio Milan ed il braccio destro di Walter Sabatini (ancora a riposo dopo la frattura alla gamba), Pietro Bergamini (i tre immortalati nella foto della US Salernitana 1919) hanno assistito all’allenamento mattutino sostenuto da Candreva e compagni. Prima della seduta Petrucci e Milan hanno incontrato il tecnico Fabio Liverani ed i due capitani della Salernitana, nonché i più esperti del gruppo, Antonio Candreva e Federico Fazio per discutere della delicata situazione attraversata dalla squadra ed acuitasi dopo la disfatta di Milano. I due più stretti collaboratori del presidente Danilo Iervolino si sono poi intrattenuti con i cronisti scambiando qualche battuta. Il primo a parlare è stato Maurizio Milan: “Abbiamo ancora un terzo di campionato da affrontare e crediamo in questa salvezza. La vicinanza di Petrucci e la nostra presenza qui oggi dimostra che la società è attenta e ci crede. Abbiamo ascoltato i due capitani e Fabio Liverani a cui diamo estrema fiducia ed operatività sul campo. Ci saranno decisioni importanti che abbiamo condiviso sia con l’allenatore che con il direttore Sabatini”. Il braccio destro di Iervolino ha poi smentito ancora una volta il possibile disimpegno dell’imprenditore di Palma Campania: “La società non ha cambiato idea per una posizione in classifica. La Salernitana per noi è una sfida sportiva ma anche una sfida manageriale e d’impresa per cui sappiamo di poter vincere e perdere ma l’importante è rialzarsi, avere chiaro l’obiettivo ed andare avanti con molta determinazione. Ovvio -ha proseguito Milan- che il campo non ci sta dando energia ed entusiasmo ma si va avanti in ogni caso con linearità a prescindere dal risultato finale di questo campionato. Andremo avanti con i nostri progetti infrastrutturali, con le nostre analisi e riflessioni che avvengono in corso d’opera ma siamo fermamente concentrati su questo campionato che non è finito. Abbiamo una partita importante sabato e contiamo di fare bene”. Milan ha poi annunciato il ricorso ad alcuni provvedimenti disciplinari per alcuni calciatori: “Su quali saranno le sanzioni lo deciderà il direttore Sabatini ma restiamo vigili. Siamo tra le società che hanno emesso il maggior numero di multe verso i propri tesserati, ieri -ha rivelato Milan- ne abbiamo comminate altre due ma per ragioni di riservatezza non diciamo verso chi per cui siamo un club che non transige certi comportamenti”. E’ toccato poi a Gianni Petrucci parlare della situazione in casa granata: “Avendo parlato sia con l’allenatore che con i cosiddetti senatori ho trovato una grande voglia di rivalsa facendo una considerazione in me stesso. La partita con l’Inter fa storia a sé ed è già il passato. Per noi riuscire a salvarci sarà come trionfare in un’Olimpiade e questo sarà possibile solo affrontando le prossime partite con il cuore e con l’anima. Non sono calciatori scarsi -ha continuato l’esperto dirigente romano- e lo sappiamo ma serve la voglia. Abbiamo ancora la possibilità di riuscirci e la storia ci insegna che il calcio è pieno di imprese. Ricordate quando la Roma doveva vincere lo scudetto? Perse in casa con il Lecce già retrocesso. Non è possibile con certi nomi essere ultimi in classifica ed anche i giocatori devono sapere cosa vuol dire mettere a curriculum una retrocessione. Voglio dimostrare che se ci crediamo noi dirigenti ci devono credere anche i calciatori. Bisogna resettare tutto e ripartite dalla prossima gara. La società una spiegazione del perché si è finiti in questa situazione ovviamente se la dà ma è ovvio che non la può comunicare perché fa parte della riservatezza”. La sua esperienza nel mondo dello sport è talmente vasta che Petrucci ha provato a fare un altro paragone in chiave Salernitana: “Il campionato ci mette davanti un’altra partita già sabato dove si ha modo di dimostrare qualcosa. Nel nuoto -ha ricordato il vice presidente della società granata- avevamo Magnini che era un campione del mondo e credevamo di prendere una medaglia invece non si è qualificato nemmeno per la finale. Quando si compete bisogna metterci il cuore e la voglia”, ha concluso Gianni Petrucci.
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