di Marco De Martino
SALERNO – La Salernitana cerca la svolta. Questa sera all’Arechi i granata si ritroveranno di fronte un’altra big, la Roma, che però è reduce da un momento nerissimo culminato con l’esonero di Josè Mourinho e l’arrivo di Daniele De Rossi, già vicino alla panchina attualmente occupata da Filippo Inzaghi e figlioccio di Walter Sabatini. Dopo tre sconfitte consecutive, il mancato arrivo dei rinforzi tanto attesi da una tifoseria rimasta fredda (stasera sugli spalti ci sarà il solito zoccolo duro) ed i risultati maturati nello scorso week end costringeranno Ochoa e compagni a provare a centrare l’impresa questa sera contro un avversario sulla carta proibitivo nonostante le numerose assenze ed il periodo di crisi che sta attraversando. Un risultato positivo potrebbe avere un effetto importantissimo sul morale del gruppo granata ma anche di tutto l’ambiente. In città, infatti, è già tempo di processi e funerali nonostante il girone di ritorno sia appena cominciato ed il mercato invernale non sia ancora terminato. Il distacco dalla zona salvezza, è vero, è ampio e la rimonta, nello stile di due stagioni or sono, è molto complicata, soprattutto se la Salernitana continuerà ad incassare due gol a partita ed a rimandare l’appuntamento con la vittoria, ma chiudere con cinque mesi di anticipo l’avventura in massima serie non solo sarebbe sbagliato ma anche assolutamente stupido. Finchè c’è vita c’è speranza e così la Salernitana, a cominciare da questa sera, dovrà giocarsi le proprie carte anche perchè in questa serie A livellata verso la mediocrità nessuna squadra, forse a parte l’Inter, è imbattibile, anzi. Ed allora perchè non credere nelle possibilità di Candreva (nella foto di Gambardella) e compagni? D’altronde l’unico successo ottenuto all’Arechi in questa stagione è arrivato contro l’altra romana, la Lazio e contro i giallorossi, nelle ultime due uscite, entrambe all’Olimpico, i granata sono rimasti imbattuti. Insomma, niente calcoli: la Salernitana può e deve credere nell’impresa.