«Sono una moderata in politica e nella vita e a contraddistinguermi è la mitezza. Per questo motivo, e tanto premesso, ritengo che un certo linguaggio vada evitato nei confronti di chicchessia e soprattutto di chi riveste una carica istituzionale. Soprattutto poi in una sede istituzionale. Ma si sa, ormai in questa cosiddetta seconda Repubblica, tante parole e aggettivazioni sono state definitivamente sdoganate». Così la consigliera comunale di Salerno di Popolari e Moderati Barbara Figliolia replica all’attacco lanciato dal consigliere Celano dopo le parole che De Luca ha rivolto alla premier Giorgia Meloni e alle forze dell’Ordine. «Venerdì ho avvertito il dovere di partecipare alla manifestazione di Roma, promossa dal Presidente De Luca, nella mia qualità di Consigliere comunale, ma anche come cittadina del Mezzogiorno d’Italia che ritiene l’autonomia differenziata la tomba del suo sviluppo e della sua crescita. Il pericolo che il gap tra il Nord e il Sud possa accrescersi, che il divario aumenti a dismisura, con un’Italia dove le disuguaglianze sarebbero ancora maggiori, è reale – ha aggiunto la Figliolia – E in questa duplice veste, di rappresentante di una comunità e di cittadina, mi sono sentita offesa. L’ insofferenza dei cittadini della Campania, e non solo, di cui si è fatto carico e portavoce De Luca non si è -voluta – colpevolmente- ascoltare. Sedi ministeriali sprangate, ministri e sottosegretari dileguati…questo è il triste spettacolo offerto dalle Istituzioni i cui rappresentanti se pretendono rispetto devono anche darlo, e in primis con l’esempio, che avrebbe dovuto suggerire di dare ascolto ad una delegazione di 200 Sindaci e al Presidente della seconda regione d’Italia. E invece la mala educazione e la mancanza del senso dello Stato hanno determinato una reazione comprensibile. Che comunque, per quanto mi riguarda, non accetta un linguaggio eccessivo anche perché l’attenzione poi si sposta sui modi anziché sui contenuti della protesta». E ancora: «Il Consigliere Celano mi invita a dimettermi. Non ne comprendo il motivo. Capisco invece che le sue parole “célano” altre motivazioni. Tentano di deviare l’attenzione da quanto il Governo si accinge a fare, e sta facendo, contro i cittadini della Campania e del Mezzogiorno, penalizzati dall’ eventuale Riforma. Infine egli si dice scandalizzato dai vocaboli utilizzati da De Luca nei confronti della Meloni, che, in verità, sebbene cresciuta alla Garbatella, tanto garbata nel linguaggio e nei modi manco mi pare. Concludendo, per i toni, le polemiche e le diatribe tra i due, Governatore e Premier, io non c’entro: si rivolgesse direttamente a loro», ha detto infine la consigliera di maggioranza.
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