di Erika Noschese
Il 2024 sarà l’anno dell’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi. Gesac, infatti, ha descritto il progetto dietro il nuovo scalo di Salerno, con un cronoprogramma che rispetta i tempi stabiliti per rendere l’aeroporto agibile nei mesi estivi. Il primo volo dovrebbe partire a luglio 2024 per poi proseguire a pieno regime nel biennio 2026/2027. I lavori sono puntuali: la nuova pista è allungata e asfaltata, mentre i lavori per la viabilità di accesso e uscita sono attivamente in corso. In itinere saranno svolti anche tre interventi: il terminal di 16mila metri quadrati che si svilupperà su due piani fuori e un piano interrato di 2mila metri quadrati, ma anche l’allungamento della pista di decollo. Ad esprimere soddisfazione il presidente della Camera di Commercio e Unioncamere Andrea Prete: «Ormai siamo sulla strada giusta, i lavori sono in fase quasi terminale perchè la pista, che era il problema principale, è quasi terminata sia nella dimensione della lunghezza sia per la portanza, in grado di fare atterrare aerei di grandi dimensioni – ha detto Prete – Credo che questo accadrà, siamo in ottime mani perchè Gesac è una società tra le migliori in Italia nella gestione di aeroporti». Stando ai numeri, infatti, quest’anno Gesac ha fatto il massimo dei passeggeri, superando i dodici milioni. «È un traguardo importantissimo ma difficilmente superabile in maniera netta ecco perchè l’aeroporto di Salerno diventa il secondo della Campania e la crescita del volume di traffico non potrà che vedere Salerno come punto principale per ulteriori voli e ulteriore crescita – ha aggiunto ancora il presidente di Unioncamere – L’anno prossimo nell’estate da Napoli ci saranno quattro voli giornalieri per gli Stati Uniti perchè la tendenza è quella di avere sempre un numero di voli per non avere limitazioni nei movimenti e incrementare il numero di passeggeri che si spostano. Dobbiamo fare un’opera di marketing territoriale per far conoscere i territori e adeguarsi alle esigenze di un flusso di turisti con attese a cui rispondere».
1 Commento
A dire il vero se i vari giornalisti si facessero carico di avere notizie non dagli attori ma dall’Enac ad esempio o meglio dal Ministeri, probabilmente troverebbero altri numeri. Vediamo la realtà dei fatti per anno nuovo, però poi non dite che ” nessuna sapeva “
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