Conte: "Fonderia dia un contributo forte" - Le Cronache
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Conte: “Fonderia dia un contributo forte”

Conte: “Fonderia dia un contributo forte”

di Giovanni Sapere 

«Spero che dalla Fonderia venga un contributo importante al progetto politico di una nuova regionale. E spero che si proponga un programma per le aree protette e l’istituzione dell’assessorato al Mare». L’avvocato Federico Conte, membro dell’assemblea nazionale del Pd apre le porte alla “Fonderia di Bagnoli”, purché – dice – sia simbolo del cambiamento. Impegno politico costante e amore per il territorio, queste le caratteristiche dell’avvocato Conte che domenica sarà protagonista del convegno “Il futuro della Valle del Sele ha un cuore antico: la proposta dei riformisti” che si terrà – alle ore 19,30 nella piazza della Basilica di Paestum. Tra i partecipanti anche il sottosegretario al Mit, Umberto del Basso de Caro e l’eurodeputato Massimo Paolucci.

Renzi ce la farà a cambiare il Paese?

«Renzi incarna a tal punto la promessa di una svolta rispetto al passato che il “cambiamento” nell’immaginario politico degli italiani ha assunto le sue stesse sembianze. Una immedesimazione tra immagine personale e messaggio politico che rappresenta la sua maggiore forza, ma che nasconde anche delle insidie».

Cosa intende?

«Il premier mi pare animato da due spinte principali, quella della responsabilità di governo, che lo porta ad assumere decisioni difficili anche a costo di polemiche e rotture, e quella della comunicazione, della quale è maestro, grazie alla quale sostiene e diffonde l’azione di governo e imprime fiducia negli elettori. Un equilibrio delicato, tra esigenze a tratti antagoniste. Se prevarrà la prima, anche concedendo alla seconda lo spazio necessario, Renzi manterrà la promessa dello statista e passerà alla storia come tale».

Faccia un esempio concreto…

«Prendiamo la riforma della giustizia, che da avvocato seguo con particolare attenzione. Renzi ha annunciato che il ruolo delle cause civili verrà dimezzato in 1000 giorni. Benissimo, ma se a tanto si dovesse arrivare sacrificando i diritti di difesa dei cittadini, come è successo con l’introduzione dell’istituto dell’inammissibilità dell’appello, il risultato avrebbe un costo sociale maggiore del valore del suo annuncio. In campo penale, poi, si torna a parlare dell’allungamento dei termini di prescrizione dei reati. Benissimo, in teoria, ma siamo sicuri che nella pratica il maggior tempo a disposizione non verrà assorbito (consumato) da una macchina organizzativa non adeguata ai tempi, senza benefici effettivi per la giurisdizione e per la certezza della pena. Perchè invece non accompagnare la riforma con una poderosa dotazione finanziaria, da destinare alle strutture e agli organici, coniugando l’intervento sui tempi con una depenalizzazione ancora più coraggiosa e una revisione della procedura che renda perentori i termini per le indagini preliminari e potenzi i riti alternativi!».

Insomma ce la farà o no?

«Sono ottimista. Renzi ha il carisma e la forza per cambiare il Paese. Deve farlo per davvero, però, anche se costa qualche “giorno” in più e qualche “tweet” in meno. Per farlo ha bisogno del sostegno di tutti, anche o sopratutto di chi articola opinioni critiche sincere e costruttive».

A lei viene bene!

«Per carattere e formazione sono portato a discutere, non ad aderire acriticamente».

Cosa pensa della della “Fonderia” di Bagnoli?

«In Campania il quadro politico rispecchia la condizione di una regione che da anni è ai livelli più bassi del Paese per capacità produttiva, livelli occupazionali, dotazioni infrastrutturali, sanità, qualità dei servizi e della vita. L’esigenza di un cambiamento radicale di cui si fanno portavoce i promotori della Fonderia è reale ed urgente. La Fonderia come la Leopolda vuole essere un luogo simbolo del cambiamento. Ben venga allora, purchè non si risolva in una esperienza generalista ed autoreferenziale, imperniata esclusivamente sui temi del dibattito nazionale. Una manifestazione a cui aderire per non restare fuori dal gruppo. Auspico invece vi si svolga una riflessione vera e profonda, animata da un autentico sussulto riformista, che metta al centro della discussione i problemi e le esigenze specifiche del nostro territorio, i suoi meriti e le sue abilità, per “fonderli”, con il concorso di tutti, in una proposta complessiva di intervento straordinario, per mezzi e tempi. Un luogo dove pensare, come dice Franco Cassano, la globalizzazione dal punto di vista della Campania e non viceversa».

Che intende per intervento straordinario?

«Un piano di recupero della regione, da proporre anche alle istituzioni comunitarie, per dotarla del patrimonio infrastrutturale, materiale e immateriale, di cui necessita per competere in Italia, in Europa e nel resto del mondo con le sue eccellenze, che sono tante, piuttosto che con le sue inadeguatezze».

Un esempio?

«Penso al mare e alle sue vie. Quelle nazionali, quelle comunitarie, ma più ancora quelle extracomunitarie. Una risorsa poco o niente utilizzata, nonostante la Campania sia tra le regioni europee più dotate di fascia costiera. Penso all’Ambiente, ad una politica concentrata sulle aree protette, che rappresentano circa un terzo della superficie regionale, e alle loro potenzialità culturali e turistiche. Ecco, alla Fonderia sarebbe bello si proponesse un Programma per le aree protette e l’istituzione dell’ Assessorato al Mare».

Dalla Fonderia verrà fuori il candidato governatore?

«Spero che dalla Fonderia venga un contributo importante alle primarie, per la scelta di una politica e di un candidato che rappresentino il progetto di una nuova regione dei campani».