di Erika Noschese
Si va verso il completamento di Porta Ovest. Ad annunciarlo Andrea Annunziata, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale intervenuto ieri mattina alla conferenza stampa di presentazione dei risultati relativi alle attività di monitoraggio della qualità ambientale al porto di Salerno e che ne certificano il buono stato di salute e, di conseguenza, l’assenza di inquinamento ambientale in tutta la zona circostante. Il presidente Annunziata ha infatti annunciato che, dopo una serie di problemi che hanno caratterizzato l’opera, si è oggi alle battute finali e si sta definendo la parte esterna. «Lo so, già un anno fa ho detto che siamo alle battute finali ma purtroppo non sempre dipende da noi bensì da una serie di problemi che conosciamo bene – ha dichiarato il presidente Andrea Annunziata – Spero e credo che siamo alla fine, si vede passando dall’imboccatura che si sta definendo la parte esterna». Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale parla di problemi «che ci ha riservato la montagna e altri tipi di problemi avuti con Autostrade con cui, in seguito, parleremo in maniera molto più attenta e in altre sedi». Secondo quanto emerge da una relazione dell’Anac, infatti, Autostrade – in tutta Italia – ha speso meno del 7% di quanto avrebbe dovuto spendere per la manutenzione, l’ammodernamento e la sicurezza delle arterie.
«Dal 2009 al 2019 sulla Napoli-Pompei-Salerno si dovevano spendere duecento milioni ma in totale ne sono stati spesi solo nove per la manutenzione e, alla fine, ricorderanno tutti che siamo stati bloccati per mesi perchè c’era il pericolo che crollasse il viadotto scavando». Il presidente Prete ha infatti ricordato che ci fu un sequestro per poi comprendere che non c’era alcun nesso di causalità tra lo scavo e i problemi che presentavano i viadotti. «Il problema era la mancata manutenzione, parliamo di un’autostrada costruita 60 anni fa e con il cemento di quegli anni ed è chiaro che sono necessari interventi di manutenzione costante – ha attaccato ancora il presidente dell’Autorità di Sistema – Quello è stato il grande problema, ci ha fatto ritardare. Non pagherà nessuno per questo o forse persone che non hanno alcuna responsabilità ma sono problemi enormi perchè ci sono tanti signori che dovevano vigilare su queste cose e oggi tra Genova e altri posti si stanno facendo un po’ di processi. Speriamo bene, per noi non per loro». Parole che fanno trapelare tutta l’amarezza e la rabbia del presidente Prete per il destino di una grande opera che oggi è ancorata ad errori del passato. Una svolta, oggi, c’è ma si parla pur sempre di un intervento che doveva essere terminato già da tempo.