di Jacopo Tafuri
Maurizio Passamano ha un salone di parrucchiere presso il Centro Commerciale “Le Cotoniere”; è una persona cortese ed alla mano, con una grande esperienza che gli consente di accontentare ogni richiesta gli venga formulata dai propri clienti.
Inizia come barbiere all’età di tredici anni, per passione, diventa parrucchiere a diciotto; la sua innata curiosità e il desiderio di creare qualcosa di diverso e più importante lo portano a pensare ad un salone di parrucchiere che effettivamente apre presso il Centro Commerciale sito nell’ex struttura delle Manifatture Cotoniere Meridionali nella zona Nord di Salerno ed oggi, dopo quaranta anni di esperienza, opera nei settori maschile e femminile dell’acconciatura.
Cosa differenzia il suo salone dagli altri, quali sono i punti di forza?
Beh, il salone è interno ad un centro commerciale, questo consente di essere visibile ad un grande numero di clienti del Centro, l’accessibilità è migliore di altri saloni posti in città perché consente un facile posteggio peraltro coperto e, quindi, riparato in tutte le stagioni tanto dalle intemperie invernali che dal cocente sole estivo; abbiamo un orario lavorativo molto ampio, ciò consente alla clientela di fissare comodamente un appuntamento, il salone è aperto più giorni alla settimana rispetto agli altri parrucchieri, garantiamo un elevato rapporto qualità-prezzo del servizio associato ad uno staff molto professionale.
Per farvi conoscere utilizzate strumenti di marketing, vi servite dei social network o del web?
Facciamo pubblicità sui social network, abbiamo un database dei clienti a cui inviamo sms, stiamo per partire con un volantinaggio all’interno del centro commerciale.
Come si diventa parrucchiere oggi?
Sicuramente si devono avere almeno sedici anni e la licenza di scuola media inferiore, ci sono diverse centinaia di ore di formazione in aula e altre ore di attività pratiche tenute da docenti (di cui il cinquanta per cento provenienti dal mondo del lavoro) che devono avere determinati requisiti. La mia opinione personale è che la pratica sia il vero momento formativo: quanti più tagli di capelli avrai effettuato, tanto maggiore sarà la tua esperienza e la tua bravura.
Presso le scuole di formazione la pratica è effettivamente poca, tanto ci sarà ancora da lavorare in seguito al conseguimento dell’attestato per poter avere una esperienza ed una pratica che ti renda effettivamente un acconciatore.
Nel salone ci sono molti assistenti a lavoro, come li selezionate, fate formazione?
Facciamo molta formazione, cerchiamo attraverso annunci personale che abbia già esperienza, che poi valutiamo “sul campo”.
I giovani hanno interesse a questo tipo di lavoro?
Purtroppo si sta perdendo il concetto di artigianato, ma questo in tutti i settori lavorativi.
Trovare personale è sempre più difficile, e non è ancora chiaro se tale situazione derivi dal Reddito di Cittadinanza, dalle tante normative che hanno complicato l’apprendistato o da lavori atipici, ma in continua crescita, come quelli che hanno introdotto i social network, quelle opportunità lavorative che il web ha saputo offrire a molti giovani, come è giusto che sia.
Come vede il futuro del settore, che consigli darebbe ad un ragazzo che volesse intraprendere questo lavoro?
I costi di manodopera e prodotti sono molto lievitati, e nel futuro questa situazione non migliorerà; ritengo, quindi, che per poter continuare ad operare in questo settore ci si debba specializzare, creare e mantenere nel tempo standard molto elevati, selezionare una clientela che valuti la qualità di quanto offerto.
Sintetizzando, si deve abbandonare il discorso di “industrializzazione” per introdurre il concetto di “personalizzazione del prodotto”: alta qualità ed alti standard, un po’ come fanno i grandi nomi come Ferrari, Rolex, Cartier, Prada, ognuno per il proprio settore.
Quanto è importante seguire nuove le mode, le nuove tendenze, tanto nel campo femminile che maschile?
E’ molto importante, in quanto la moda è il concetto trainante del mondo dell’economia e dell’essere umano, è collegata ad un concetto di riproduzione: non ci facciamo belli per noi stessi ma per piacere agli altri e, soprattutto, per piacere all’altro sesso; ci saranno sempre nuove mode che cambieranno, si evolveranno ed a cui ci si adatterà per mantenere l’attrattività nei confronti dell’altro.