Donazione di Midollo osseo e di cellule staminali: «Donate, un atto d’amore» - Le Cronache
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Donazione di Midollo osseo e di cellule staminali: «Donate, un atto d’amore»

Donazione di Midollo osseo e di cellule staminali: «Donate, un atto d’amore»

A livello nazionale, i donatori iscritti al Registro Italiano Donatori Ibmdr sono 485.954 e le sacche di sangue cordonale disponibili per il trapianto sono 38.872 (dati Ibmdr al 31 marzo 2023), mentre i pazienti in attesa di trapianto da donatore volontario sono circa 1.700: la possibilità di individuare una compatibilità è pari a 1 su 100.000 donatori. In Campania nel 2022 si sono aggiunti 675 nuovi donatori al Registro Nazionale e sono stati effettuati 52 trapianti grazie a
donatori campani (dati Ibmdr al 31 dicembre 2022). È quanto emerso nei giorni scorsi nel corso del convegno tenutosi presso la Sala Scozia dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona, organizzato dalla federazione Italiana Adoces. Oggi, la maggior parte dei donatori sono esteri e questo comporta procedure più lente e complesse e costi elevati, come ha spiegato il Professore Alberto Bosi, Professore Onorario di Malattie del Sangue, Università di Firenze e Presidente Federazione Italiana ADoCeS che ha lanciato un appello alla sensibilizzazione. «E’ importante raccogliere più possibile le adesioni dei donatori, ora è possibile realizzare la tipizzazione anche mediante un semplice tampone vucale evitando il prelievo venoso e questo consente di raccogliere donazioni anche lontano dalle sedi ospedalieri perché il campione verrà processato in un secondo momento. Incrementare il numero dei donatori è fondamentale per poter assicurare il trapianto a tutti coloro che ne hanno bisogno. È una donazione di cellule staminali da sangue periferico senza necessità di interventi chirurgici e queste procedure così semplificate rendono più fattibile la procedura – ha spiegato il professor Bosi – Esiste un’altra fonte di cellule staminali che sono le cellule del cordone ombelicale: le donne che partoriscono devono sapere che vi è la possibilità di raccogliere altre cellule staminali dal cordone, immediatamente disponibili». Come facilmente prevedibile, il numero dei donatori è calato nel periodo della pandemia ma oggi sembra essere nuovamente in aumento. «L’Italia deve assicurarsi un buon numero di donatori perché la maggior parte provengono dall’estero oggi e questo comporta una complessità della procedura sia un aumento dei costi che potrebbero essere razionalizzati grazie ai donatori italiani», ha poi spiegato il Professore Alberto Bosi. Ad organizzare l’importante convegno l’associazione di Volontariato Arcobaleno Marco Iagulli Odv. «Come associazione Marco Iagulli ci occupiamo del bambino oncologico e da anni abbiamo intrapreso questo viaggio delle cellule staminali e trapianto midollo osseo. Con la federazione Adoces portiamo avanti questo nostro progetto nazionale; oggi l’associazione cerca di portare avanti la sensibilizzazione verso i giovani per far sì che possano iscriversi al registro nazionale donatori di midollo osseo quindi di 18 ai 35 anni e si può rimanere iscritti fino ai 55 anni. Ringrazio l’ospedale e il direttore generale che ci ha ospitati perchè per noi è stato un momento davvero importante», ha dichiarato la presidente dell’associazione Tiziana Iervolino. «Ragazzi donate, iscrivetevi perché la donazione può salvare una vita. Iscriversi al registro nazionale non significa essere chiamati domani perché solo uno su centomila ha la possibilità ma chiedo di iscrivervi perché c’è bisogno, ci sono tante persone che sono in attesa di un trapianto di cellule staminali e midollo osseo», ha detto ancora la presidente Iervolino nel suo appello ai giovani. In Campania la donazione di sangue cordonale (una delle sorgenti di cellule staminali emopoietiche), effettuata dalle coppie in attesa di un figlio, è resa possibile dall’attività della Basco, la banca del sangue cordonale con sede presso l’Ospedale Pausilipon, che crioconserva oltre 2.000 unità donate dalle donne campane. La Federazione Italiana Adoces ha presentato, per l’occasione, “Bimbo dona papà dona”, progetto interdisciplinare che coinvolge i futuri padri che, insieme alla compagna, hanno scelto di donare il sangue cordonale: l’invito è quello di iscriversi al Registro e a far crescere la nuova famiglia nel valore del dono. Il programma di reclutamento di donatori coinvolge molte figure professionali che, lavorando all’interno di una rete sinergica, collaborano al raggiungimento dell’obiettivo di incrementare le donazioni. La sfida ora è far crescere anche il numero di donatori di cellule staminali emopoietiche iscritti al Registro Italiano Donatori Ibmdr. I centri di arruolamento dei donatori si trovano negli ospedali Federico II di Napoli ed Avellino. A lanciare un appello alla donazione anche il consigliere regionale Andrea Volpe, presente all’incontro: «è importante divulgare le ricerche, i risultati, raccontare le testimonianze di quante vite si riescono a salvare e mi sento di fare questo appello, ci credo e sono orgoglioso di poter essere qui, sperando che tanti ragazzi apprendano l’importanza di donare», ha detto infatti l’onorevole Volpe al termine del suo incontro. All’Ospedale Pausilipon di Napoli, è presente una importante banca del sangue cordonale dove sono crioconservate 2.036 unità, delle quali 16 già utilizzate per i trapianti. I Punti nascita collegati sono 29.