Giornate della Scuola Medica Salernitana, il presidente D'Angelo: «Intelligenza artificiale ha pro e contro» - Le Cronache
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Giornate della Scuola Medica Salernitana, il presidente D’Angelo: «Intelligenza artificiale ha pro e contro»

Giornate della Scuola Medica Salernitana, il presidente D’Angelo: «Intelligenza artificiale ha pro e contro»

di Erika Noschese
Intelligenza artificiale: è questo il tema della XXII edizione delle Giornate della Scuola Medica Salernitana in programma il prossimo 20 e 21 ottobre. Un evento ideato e organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno con la formula collaudata che unisce tradizione e innovazione, grazie all’attenzione verso la Storia, nella Giornata del Giuramento di Ippocrate, e verso la Ricerca, nella Giornata del Convegno Internazionale con un programma ben definito e non poche sorprese. «La novità di queste giornate è forse l’argomento, anche se non è una vera novità perché dire che siamo nell’epoca dell’intelligenza artificiale è un errore in quanto iniziata già diversi anni fa; pare che il ‘56 sia stata la vera data di inizio dei lavori per quanto riguarda questo aspetto ma oggi, dalla situazione embrionale passiamo ad una situazione reale: l’applicazione della tecnologia nelle nostre attività – ha dichiarato il presidente dell’Ordine dei Medici Giovanni D’Angelo – Sarebbe un errore immaginare che l’intelligenza artificiale sia unicamente rivolta alla medicina in quanto si applica in tutti i campi, come nell’agricoltura, la parte commerciale». Per quanto riguarda la medicina, la trasformazione è più incisiva con un’analisi e su campioni di grosso volume. «Ben 5 anni fa facemmo un convegno sui big data, i precursori dell’intelligenza artificiale come concetto di applicazione; l’intelligenza artificiale attiva ha bisogno di un’enorme quantità di dati perché permette di sviluppare determinate concettualità o ricerche – ha ricordato ancora il presidente D’Angelo – C’è poi un’intelligenza artificiale più tecnologica come quella applicata ai robot o altre iniziative similari. Il problema è che ci sono sempre due medaglie: all’interno di questa apparente innovazione che tutti vogliono e desiderano ci si nascondono determinati elementi di pericolo per la società come quelli generati dalla chatgpt che si può utilizzare per indurre determinati atteggiamenti, ci possono essere delle devianze; c’è bisogno di attenzione da parte di chi legge ma anche di chi porge in quanto si tratta preservare la qualità del dato che viene immesso». I Premi Scuola Medica Salernitana faranno da cerniera tra le due chiavi di lettura, con il conferimento dei riconoscimenti alla Storia, alla Carriera, al Medico dell’anno, alla Ricerca e al Giornalismo. Tra i premiati delle edizioni precedenti si ricordano Rita Levi Montalcini (Nobel Medicina 1986), Umberto Veronesi, Piero Angela, Luc Montagnier (Nobel Medicina 2008), Margherita De Bac, Gino Strada. Al Giuramento sono stati chiamati 240 neolaureati, mentre saranno 30 i relatori al Convegno e 11 i Presidenti degli Ordini di tutt’Italia presenti. L’altra grande novità riguarda la cerimonia: torna nell’Aula Magna dell’Università, dopo la parentesi del Covid, la suggestiva cerimonia del Giuramento di Ippocrate, che si terrà il pomeriggio di venerdì 20 dopo la consegna dei Premi Scuola Medica Salernitana 2023, mentre è previsto alle 9 di sabato 21 ottobre l’inizio del Convegno scientifico internazionale dal titolo: “Il futuro è qui: scienza e medicina cambiano. Come cambierà il medico?”. Si tratta del punto focale, la trasformazione del rapporto tra medico e paziente quando l’intelligenza artificiale produrrà le diagnosi. “Dopo gli assistenti vocali come Siri o Alexa, è nata la Chat GPT (Generative Pre-trained Transformer), una piattaforma di intelligenza artificiale per la conversazione, sviluppata OpenAl, in grado di sostenere più che egregiamente conversazioni libere, come anche dare risposte, non controllate, a quesiti posti di varia natura. Un aspetto della I.A., che può farci sognare ma anche preoccupare – ha aggiunto il presidente D’Angelo – Così come genera paura il grido d’allarme sulla possibilità della perdita di posti di lavoro; una eventualità possibile ma verosimilmente temporanea e dipendente anche dalla evoluzione guidata e supportata, che sapremo mettere in campo in rapporto alla nuova tecnologia. Una storia vissuta dalla umanità altre volte, ad esempio con l’avvento della rivoluzione industriale”.