Massimo Osanna: “Tanti progetti per l’Area Archeologica di Velia” - Le Cronache
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Massimo Osanna: “Tanti progetti per l’Area Archeologica di Velia”

Massimo Osanna: “Tanti progetti per l’Area Archeologica di Velia”

di Arturo Calabrese
Massimo Osanna è il direttore generale dei musei, un professionista che conosce molto da vicino la realtà museale ed archeologica campana grazie alla sua esperienza come direttore del Parco Archeologico di Pompei.
Direttore, c’è un nuovo allestimento al museo di Paestum…
“È un bell’allestimento che parla a tanti pubblici in maniera molto adeguata e a 360°. Dobbiamo fare in modo che i nostri musei non siano più percepiti come luoghi solo per specialisti o per luoghi noiosi dove si va una volta per dire di esserci stati. Questo è un museo che ha il giusto linguaggio e che usa le moderne tecnologie e multimedialità in modo da avvicinare i più giovani. Durante la pandemia abbiamo visto quanto l’uso di materiale digitale che i musei hanno messo online abbiamo avvicinato i più giovani che oggi sono ritornati molto più numerosi che in passato. Ciò ha reso i musei più accessibili ma a proposito di ciò, adesso c’è da vincere un’altra sfida e cioè quella di abbattere le barriere architettoniche nei musei. Molti fondi del PNRR sono destinati proprio a questo aspetto».
C’è ancora la possibilità di valorizzare ancor di più i musei?
“C’è un lavoro enorme da fare ed è quello che stiamo cercando di fare creando un sistema museale nazionale. Da poco è disponibile un’app, “Musei Italiani”, sulla quale stiamo caricando tutti i musei nazionali ma poi cominceremo con gli altri non nazionali. Ce ne sono già circa 153, ma stiamo continuando ad inserirli. Si può fare un biglietto online, ma soprattutto si può essere informati su tutti questi luoghi, sulla possibilità di accessibilità, sugli eventi, sulle mostre. Quindi è un’app che mette a sistema il nostro straordinario patrimonio che è la nostra forza e cioè avere un sistema museale e non singoli musei privati come funziona in America”.
A proposito di piccoli musei, ad Agropoli c’è stato il furto di dodici reperti. Cosa ne pensa?
“Il museo non è di mia competenza perché non è uno dei musei statali quindi non me ne sono occupato personalmente, ma quello che posso dire anche sulla scia di quello che è successo al British Museum è che il nostro impegno è quello di puntare sempre di più sulla sicurezza a cominciare dai depositi perché quelli sono i luoghi più fragili è proprio per questo una delle misure del PNRR è finalizzata alla digitalizzazione ed io ho voluto che proprio i depositi divenissero protagonisti di tali progetti”.
Rimanendo sul territorio, ci sono novità importanti per Elea-Velia…
“Sveglia è un luogo straordinario sul quale stiamo facendo delle sperimentazioni significative. È partito a Velia un progetto sperimentale che poi vogliamo replicare negli altri parchi archeologici anche quelli non autonomi che è quella di manutenzione programmata. Si tratta di una realtà che abbiamo intrapreso a Pompei, quando nero direttore, lo fa attualmente il Parco Archeologico del Colosseo e lo fa Ostia, ma ancora non è quella buona pratica che deve essere diffusa in tutti i musei e le aree archeologiche d’Italia. In questi ultimi anni ci siamo impegnando proprio su questo aspetto e avvelena è partito tale progetto che sta dando i suoi frutti. Insieme a questo si sta puntando sul museo e a stretto giro ci dedicheremo a questo progetto perché c’è tanto materiale nei depositi che deve essere valorizzato”.
Possiamo fare un bilancio di questa estate 2023?
“È stato un’estate da record non solo i grandi attrattori, come il Colosseo o Pompei, ma anche luoghi più periferici o di provincia rispetto ai grandi flussi ci sono stati grandissimi numeri e ciò ci fa capire che c’è un desiderio o una richiesta di cultura non solo nelle città d’arte ma anche nei parchi archeologici e dobbiamo continuare proprio su questa strada già spianata”.