Migliorare qualità dell’abitare in città: si riparte con i laboratori di Habitat - Le Cronache
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Migliorare qualità dell’abitare in città: si riparte con i laboratori di Habitat

Migliorare qualità dell’abitare in città: si riparte con i laboratori di Habitat

Riabitare insieme i nuovi ecosistemi urbani rendendo le comunità protagoniste della cura dell’habitat e tentando di incrociare anche le criticità amministrative nella gestione delle aree verdi. È questo il principale obiettivo di Habitat, il progetto messo a punto e promosso dal collettivo Blam che, dopo una prima tranche di iniziative realizzate tra marzo e giugno, riparte a Salerno il prossimo venerdì 22 settembre. Il progetto prevede un percorso di formazione e azione in cui le comunità locali diventano le principali protagoniste della cura dell’habitat urbano e attive nella lotta ai cambiamenti climatici. Ciò avviene anche attraverso la promozione di nuovi stili di vita e grazie alla riprogettazione di spazi sottoutilizzati e/o in abbandono della città in chiave ecologica e collettiva.
Si tratta di un esperimento di educazione non formale applicato all’habitat urbano che ha l’obiettivo di porsi domande e fornire soluzioni innovative in grado di migliorare la qualità̀ delle relazioni sociali e dell’abitare in città. Il percorso, cooperativo e aperto a tuttə, mira a sensibilizzare e formare i partecipanti, guidati da un gruppo multidisciplinare di docenti composto da architettə, filosofi, progettistə, sociologə e artistə che sperimentano sul campo aspetti e competenze necessarie per preservare e valorizzare la biodiversità e la socialità nelle città, attraverso un percorso di ricerca-azione.
Il piano ha già attivato a Salerno la prima Habitat School, l’Habitat School Kids, l’Eco Festival oltre a molti altri eventi extra. Il percorso dell’Habitat School – principale canale del progetto – è stato strutturato in 9 moduli a cadenza mensile, gratuiti e aperti a tuttə. Ogni modulo ha un numero limitato di iscrittə e si tiene nei weekend, dal venerdì alla domenica. La prima parte delle lezioni frontali è già stata seguita dagli iscritti nei mesi che sono andati da marzo a giugno 2023: “Habitat School è un lungo percorso di form-azione che prova a intessere una concreta strategia di rigenerazione dell’habitat urbano, formando contemporaneamente cittadine e cittadini” – sottolinea Alessia Elefante, tra le co-fondatrici di Blam – “Da marzo abbiamo iniziato un percorso di ri-conoscimento del centro storico, con l’area di Montevergine Park, e del quartiere Europa, nello specifico con l’area dell’ex campo di calcio in Via Carnelutti. Lo abbiamo fatto ospitando a Salerno il collettivo Bitmup da Bologna per lavorare ad una mappa di comunità; realizzando mappe degli usi, delle emozioni e delle vegetazioni presenti in città con La Capra Selvatica e il collettivo Zap; indagando i temi della giustizia ambientale e sociale, con gli attivisti Miriam Corongiu e Nicola Capone; progettando, infine, una strategia di service design con Guglielmo Apolloni”. Dal 22 settembre riparte la nuova serie di moduli, che sono così distribuiti: dal 22 al 24 settembre “Cura dell’Habitat Urbano” con Giuliano Trentini, dal 6 all’8 ottobre “Progettare l’habitat urbano” con Giuseppe Grant (orizzontale), dal 19 al 22 ottobre “Il cantere collettivo” con Giuseppe Grant (orizzontale) e dal 10 al 12 novembre “Common Garden” con Giuseppe Micciarelli. Accanto all’Habitat School prende vita la prima scuola per piccoli rigeneratori di Habitat, in cui i temi affrontati saranno declinati in moduli laboratoriali per bambinə da 6 a 14 anni: Habitat School Kids. La missione del progetto è in questo caso quella di formare future comunità consapevoli, sensibilizzando anche i più piccoli alla promozione dei valori dell’ambiente, della solidarietà e dell’impegno sociale e stimolando, inoltre, gli attori del territorio alla progettazione di un ambiente urbano a misura bambino. Ad aprile 2024 il progetto si concluderà ospitando una nuova versione del Campania ECO Festival per raccontare tutto quanto prodotto, condividere l’Habitat Action Plan con le istituzioni e le comunità, accogliere ospiti nazionali e festeggiare insieme con laboratori, eventi e musica. Il Festival sarà occasione per conoscere stili di vita eco-sostenibili, sensibilizzare le comunità e condividere i risultati dell’intero percorso.
Il progetto, a cura di Blam, è finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il patrocinio del Comune di Salerno e degli assessori Paola de Roberto e Massimiliano Natella, in collaborazione con Campania ECO Festival, Marea, Hormé Liberi Di Crescere, ZAP laboratorio urbano, I semi del Futuro aps, EUniversity.
Con il contributo scientifico di Nicola Capone e il supporto di Diarc Unina, Evaluab, Il network RIVA, Osservatorio delle Politiche Urbane e Territoriali, Lo Stato dei Luoghi, Ecstra Aps, Montevergine Park.