Un’innovativa piattaforma informatica di Digital Health in grado di raccogliere e monitorare dati di pazienti – giovani e adulti – affetti da Disturbo Depressivo Maggiore. È questo uno dei principali risultati del progetto “Innova4Health”, promosso dalla Fondazione Ebris in collaborazione con I.T. Svil, società leader nel campo dell’Information&Communication Technology, e l’Asl Salerno, sviluppato grazie a un finanziamento della Regione Campania tramite fondi Por Campania Fesr 2014-2020.
L’obiettivo della piattaforma/app, presentata nella suggestiva sede della Fondazione Ebris e frutto di un trial su 20 persone tra giovani e adulti, è quello di fornire un supporto efficace alle decisioni dei medici unendo la tecnologia dei dispositivi Smartwatch e dei purificatori d’aria hi-tech “Pothos” di I.T. Svil per affrontare in modo efficace il disturbo da depressione maggiore. Un connubio di tecnologia e ricerca in grado di creare un quadro quanto più chiaro e completo possibile, fornendo così ai medici l’opportunità di valutare da remoto ed in tempo reale i parametri vitali, ambientali e comportamentali dei propri assistiti. Sul campione esaminato, si è registrato un miglioramento generico e dei processi cognitivi associati alla sintomatologia depressiva nel 30% dei partecipanti al progetto.
Ad illustrare, presso la sede della Fondazione a Salerno, i risultati e le prospettive dell’ambizioso progetto sono stati il presidente del CdA della Fondazione Ebris in collegamento da Boston, Alessio Fasano, il vicepresidente del CdA della Fondazione Ebris, Giulio Corrivetti, lo psichiatra e responsabile scientifico del progetto Innova4Health, Francesco Monaco insieme alla psichiatra Annarita Vignapiano, la neuropsichiatra, Domenica Senatore, Responsabile della UONPIA di Cava de’ Tirreni, insieme alle psicologhe e psicoterapeute, Annarosaria Auricchio e Francesca Panariello. A parlare invece di sanità digitale e nuove tecnologie invece sono stati Carlo Mancuso, Ceo I.T. Svil, Claudio Pagano, Sales Manager di I.T. Svil e Gianvito Petrillo, Cto di I.T. Svil. “L’obiettivo principale di Innova4Health è valutare e analizzare le modifiche dell’umore così importanti per la valutazione della Depressione Maggiore – ha spiegato il dottor Corrivetti – così da intervenire tempestivamente per migliorare la qualità della vita delle persone affette da questa patologia, attraverso l’identificazione di marcatori biologici ed indici predittivi per valutare la risposta al trattamento. In particolare, i ricercatori della Fondazione hanno svolto un ruolo fondamentale nel dosaggio dei marcatori biologici infiammatori da correlare poi con i marcatori digitali”. “Durante lo studio – ha proseguito il dottor Monaco – 20 adolescenti e giovani adulti sono stati sottoposti a un monitoraggio continuo per un periodo di tre mesi, in cui i loro battiti cardiaci, i cicli sonno-veglia, l’attività fisica e le condizioni ambientali del loro habitat sono stati attentamente registrati mediante dispositivi elettronici. I dati raccolti saranno analizzati al fine di stabilire il nesso causale tra le condizioni fisico-ambientali e le variazioni sintomatologiche associate alla depressione”. “Innova4Health è un progetto destinato a sviluppare tecnologia per la sanità digitale – ha dichiarato Mancuso – a supporto di quelli che sono i processi sanitari per la salute dell’uomo attraverso sistemi IoT e di intelligenza artificiale che, insieme ad una piattaforma apposita, rende disponibile ai medici dati utili alla diagnosi o alla modifica dei trattamenti della Depressione Maggiore. Abbiamo messo così le basi per la Sanità del futuro”. “Tra le principali tecnologie utilizzate vi è uno smartwatch, il sanificatore d’aria che usa sistemi di IoT Pothos, e infine l’utilizzo di un’applicazione mobile. L’insieme di queste tre tecnologie ha permesso di raccogliere dati di natura diversa” ha detto Petrillo. “Il mercato della sanità digitale presenta ottime prospettive in termini di crescita e sviluppo occupazionale. Pensiamo solo che per il 2022, tramite il Pnrr, si sono investiti circa 1,8 miliardi d’euro nel campo della sanità digitale” ha evidenziato Pagano. “Il nostro compito all’interno del progetto è stato quello di effettuare il reclutamento tra casi clinici che vedono bambini ed adolescenti affetti da depressione, in aumento negli ultimi anni – ha dichiarato la dott.ssa Domenica Senatore, che insieme al suo gruppo ha collaborato nell’arruolamento dei minori coinvolti nel progetto. La depressione, in tutte le sue sfaccettature, è in aumento in tutte le fasce d’età ma la fase adolescenziale è da sempre riconosciuta come un momento di profondo cambiamento nella vita del giovane, da un punto di vista ormonale, fisico e del ruolo sociale. Una fascia d’età quindi che presenta un alto rischio di far comparire sintomi afferenti alla depressione e a disturbi dell’umore”.