di Erika Noschese
Sono sempre di più le persone anziane sole costrette a fare ricorso alle cure degli operatori medici. Con questo caldo afoso, nella sola giornata di ieri circa dodici le telefonate giunte agli operatori del Servizio di Pronto Intervento Sociale Prins. Un progetto voluto dall’Assessorato Politiche Sociali mette a disposizione, anche per il periodo estivo mette a disposizione delle fasce più deboli della cittadinanza, maggiormente esposte a rischi di salute per le alte temperature il servizio di intervento. Grazie alla collaborazione con le realtà del terzo settore che costituiscono il partenariato del Prins è stato possibile attivare in emergenza una serie di supporti per persone in stato di estrema fragilità. In particolare, un’attenzione specifica sarà garantita a: anziani soli, malati cronici, neonati e bambini molto piccoli, donne in gravidanza e persone senza fissa dimora. I singoli cittadini possono segnalare eventuali situazioni di disagio al numero verde dedicato 800233330 attivo tutti i giorni 24h/24h. Per ogni altra necessità è altresì attivo il numero della Direzione Politiche Sociali 089 666112 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14 e il martedì e giovedì dalle 15 alle 17. Protagonisti di questo nuovo servizio i volontari dell’associazione Humanitas guidata dal presidente Roberto Schiavone: «Un progetto europeo rivolto ai senza tetto, persone anziane, donne sole, cittadini con problemi familiari – ha ricordato il presidente dell’associazione – Ci sono gli operatori Humanitas, gli assistenti sociali che intervengono in casi non di emergenza sanitaria ma che soffrono la solitudine, non sanno a chi rivolgersi per alcune problematiche, come l’impossibilità di fare la spesa». L’Humanitas opera in collaborazione con un’altra associazione di volontariato per quanto riguarda i pacchi alimentari e garantire sostentamento a questo persone. «Riceviamo all’incirca dieci telefonate al giorno, fronteggiamo diverse problematiche da quasi un anno», ha aggiunto il presidente Schiavone. Il progetto Prins, nel periodo invernale, si rivolge maggiormente ai senza fissa dimora. «Spesso ci sollecitano i cittadini che chiedono interventi per i senza tetto della zona, noi cerchiamo di convincerli ad andare a dormire al dormitorio, in totale sicurezza», ha aggiunto Roberto Schiavone. Con l’estate e le temperature particolarmente alte a fare ricorso al progetto Prins persone anziane che in casa non hanno aria condizionata e accusano leggeri malori e in caso di necessità proprio gli operatori richiedono l’intervento del 118. «Sono storie di solitudine, c’è da dire che in inverno i clochard hanno la possibilità di dormire nei dormitori, strutture che chiudono nel periodo estivo e queste persone sono costrette a stare per strada nonostante le alte temperature; ci hanno contattato famiglie con bimbi impossibilitati a fare la spesa. Di richieste bizarre ne riceviamo: di recente una persona ci ha chiesto una casa ma non è una nostra competenza, non sappiamo cosa fare per lei», ha ricordato ancora il presidente di Universo Humanitas. Uno degli ultimi interventi è stato per un diversamente abile: mentre era per strada con la sua carrozzina elettrica si è scaricata la batteria. L’uomo, impossibilitato a spostarsi, ha chiamato gli operatori che sono giunti sul posto e hanno condotto l’uomo a destinazione a bordo di un mezzo dotato di pedana elettrica. «Le emergenze sono molteplici, tutto ciò che non è vera emergenza sanitaria fa capo a noi e siamo punto di riferimento anche per le forze dell’ordine, soprattutto la Polfer – ha poi aggiunto il presidente Schiavone – Il nostro ringraziamento va ai centri Verrengia con i quali c’è una importante collaborazione ed è a loro che ci rivolgiamo quando ci sono persone che hanno bisogno di esami, radiografie perchè il dottor Verrengia si mette a disposizione». Il progetto andrà in scadenza a fine anno e l’auspicio è che possa essere rinnovato per garantire assistenza ai cittadini con una importante sinergia tra la centrale operativa e le altre associazioni di volontariato che hanno aderito. Alcune persone anziane oggi si rivolgomo al servizio per chiedere il pranzo o la cena. «Le richieste sono varie, questo progetto è un fiore all’occhiello per il settore Politiche Sociali e credo possa valerne la pena perchè solo così diamo risposte concrete alle esigenze dei cittadini», ha aggiunto infine il presidente dell’associazione di volontariato.