Bilancio, assessora esperta, consiglieri poco esperti e i cittadini sono inesperti - Le Cronache
Attualità

Bilancio, assessora esperta, consiglieri poco esperti e i cittadini sono inesperti

Bilancio, assessora esperta, consiglieri poco esperti e i cittadini sono inesperti

di Alfonso Malangone
La vicenda dei tre Residui del Consuntivo 2022 ha alimentato una vivace discussione, tuttora in corso. In sostanza: “sono state commesse disattenzioni o assunte scelte precise”? Le risposte del mondo politico sono frutto, come sempre, delle posizioni in Consiglio, cioè dell’obbligo di pensare alla sedia, piuttosto che alla propria immagine. Così, c’è chi ha criticato i rilievi, qualificandoli come ‘ragionieristici’, forse badando alla loro forma per non averne ben compreso la sostanza. Chissà, avrà frequentato il Classico, lo Scientifico oppure il Magistrale. In ogni caso, ai poveri cittadini, incapaci di capire, ma che pagano le tasse e ne pagheranno molte altre fino al 2044, interessano poco le ‘analisi logiche’, volendo solo sapere la verità per formulare un giudizio sui responsabili delle loro sofferenze. Nulla di più. Su altro, si esprimeranno gli esperti del MEF.
Ora, se si leggono le Relazioni di gestione che accompagnano i Bilanci, o altri documenti contabili, non può sfuggire, neppure agli inesperti, la profonda conoscenza della materia per via dei riferimenti a norme, pratiche e principi contabili. E, allora, una domanda: “com’è possibile che, per quei tre Residui, siano state disattese regole che, per altre situazioni, si rispettano”? Peraltro, avendo un’Assessora ‘tecnica’, la circostanza è davvero anomala.
E’ noto, al riguardo, che, dopo le elezioni di fine 2021, il Sindaco decise di nominare tre Assessori al di fuori del gruppo degli eletti. La Legge dice, infatti, che, nei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, essi possono essere scelti selezionando, tra i civili, persone dotate di conoscenze scientifiche ed esperienze pratiche (fonte: art. 47 dlgs. 267/2000-TUEL). I Consiglieri, invece, eletti dal popolo, non debbono necessariamente detenere competenze specifiche. Ovviamente, in presenza di Assessori ‘non politici’, detti ‘laici’ o ‘esterni-tecnici’, i cittadini possono ritenersi tanto più tutelati nei propri interessi quanto più alta è la ‘qualità’ dei prescelti. Comunque, la loro nomina non modifica l’orientamento politico della Giunta, che persegue gli obiettivi del progetto votato dagli elettori. Se c’è. Né modifica il compenso che, secondo l’ultima Legge di Bilancio del Governo Draghi, è pari a € 7.176 al mese. Lordi (fonte: Anci).
Nel merito della vicenda dei Residui, appare davvero arduo attribuirne la presenza ad una semplice disattenzione. In primo luogo, perché l’Assessora al Bilancio è docente Universitaria della materia, poi, perché sono stati anche riaccertati e, infine, perché le poste dei tabulati riepilogativi, lette con pazienza, si potrebbero imparare perfino a memoria. Nel fatti, è evidente che la loro eliminazione avrebbe impedito, per mancanza di ‘numeri’, il raggiungimento dell’obiettivo del rimborso della prima rata del Disavanzo. Punto. Peraltro, chi conosce la ‘ragioneria’, può anche sostenere, salvo errore, che altre scritture sembrano rispondere alla medesima finalità, a cominciare dalle variazioni in diminuzione degli ‘impegni di spesa’ per € -91 milioni, dalla cancellazione di altri Residui Passivi per € -21 milioni e dall’inserimento il 30/12 di ‘cartelle pazze’ per un importo totale non noto. Va chiarito che, trattandosi di valutazioni, ognuno può dire la sua. E’ certo, però, che nel 2022 il saldo tra Residui Attivi e Passivi è cresciuto fino a € +315.439.439,14. Ma, questa è ‘ragioneria’.
In verità, ciò che davvero addolora, è di aver letto dell’assenza di ogni “conseguenza sul Bilancio, mentre nessun interesse hanno suscitato gli effetti, gravissimi, a carico dei cittadini. Cioè, gentile Assessora: “il risanamento del Bilancio deve schiacciare le vite”? Perché, di fatto, per riportare in equilibrio gli squilibri che non ci sarebbero, le spese correnti non sembrano diminuire, anche per stipendi e premi, mentre l’Ente, dopo gli aumenti di fitti, canoni, tariffe, adesso ha deliberato di elevare l’addizionale Irpef del +0,05%, da +0,90% a +0,95% per quest’anno, da +1,10% a +1,15% da gennaio prossimo, nonché le tariffe dei Trasporti Funebri e dei Matrimoni Civili, e consente all’Autorità Portuale di evitare la tassa di imbarco. Magari, qualcuno si ‘prendeva collera’. E, comunque, i cittadini possono pagare per tutti. In ogni caso, c’è da ricordare che si tratta delle ultime vicende di una serie lunga di anomalie intervenute nel corso della gestione ‘tecnica’ dei Bilanci.
Nella delibera del Consuntivo 2021, l’Assessora osservò: “non siamo né in dissesto né in pre-dissesto e non siamo costretti ad aderire a questo decreto (cioè: decreto Aiuti), ma sarà una scelta meditata … se ci saranno elementi di convenienza”. Quindi, era tutto sotto controllo. In un’intervista del giorno dopo (!), la dichiarazione fu diversa: “il ripiano del disavanzo, è questa la nostra principale preoccupazione … va ripianato nel miglior modo possibile …“. Poi: “il Comune ha già avviato colloqui informali con il MEF …” In forza di quel decreto, definito “una opportunità”, i cittadini sono stati ‘mazzolati’ e la Città è in vergognoso degrado. Adesso, nel Bilancio Preventivo 2023, che i Consiglieri non mancheranno di votare, Lunedì 31, con sette mesi di ritardo, si vedranno gli effetti degli aumenti sul rispetto delle rate del piano di rientro che, ‘a naso’, sarebbe complicato assicurare. Si sa, però, che nei suoi prospetti è tutto a posto, sia perché non potrebbe essere presentato in squilibrio, sia perché, per le modalità di elaborazione, è definibile il miglior ‘libro delle favole’. In verità, i cittadini non avrebbero bisogno né di Alice né di Cenerentola, ma solo di verità, possibilmente ‘tecniche’, ben sapendo che l’Orco non mancherà, alla fine.
E’ possibile che un Assessore ‘politico’ possa, talora, decidere da ‘tecnico’. Ma, in nessun caso un Assessore ‘tecnico’ dovrebbe decidere da ‘politico’ visto che, per fare quello che non potrebbe, sarebbe costretto a sconfessare la sua professionalità. Con ignominia. Senza dire che esporrebbe i Consiglieri, magari inesperti, a comportarsi come banderuole votando a favore e contro secondo gli ordini e la sedia che occupano, non la faccia che esprimono. In ogni caso, è assolutamente ingiusto e inaccettabile che le conseguenze di scelte inopportune e di errori siano scaricate sempre, comunque e soltanto sui cittadini, tradendone la maggiore fiducia. Secondo un illustre personaggio: “le opere dell’uomo dovrebbero essere frutto solo di libera scelta” (fonte: Paolo VI). Non è certo facile se al ‘chi sbaglia paga’ di una volta sia sostituito, oggi, il ‘chi sbaglia ha un premio’. In tal caso, vivi complimenti. A tutti. Forse, però, sarebbe doveroso assumere le decisioni giuste.
*Ali per la Città