di Erika Noschese
Ammette gli errori in merito al consuntivo 2022 ma si dice serena in quanto sono state già messe in campo una serie di azioni a scopo precauzionale. L’assessore al Bilancio del Comune di Salerno Paola Adinolfi rompe il silenzio rispetto alle criticità che sono state sollevate dal collegio del Revisori dei Conti e ieri mattina è stata in commissione Trasparenza per chiarire quanto accaduto e rassicurare i consiglieri, soprattutto quelli di opposizione. Dal presidente della commissione Trasparenza nessuna dichiarazione dopo l’incontro con la Adinolfi ma al termine della stessa l’assessore replica piccata alle dichiarazioni dei Popolari e Moderati, confermando di essere sempre presente a Palazzo di Città fino a tarda sera.
Assessore Adinolfi, sono emerse delle irregolarità rispetto al consuntivo 2022. Cosa succede?
«Il collegio dei Revisori dei Conti ha fatto dei rilievi che noi abbiamo recepito nel prossimo bilancio che andremo ad approvare lunedì; abbiamo recepito e preso ulteriori misure precauzionali per i residui che sono stati accertati in maniera non corrispondente ai principi contabili che sono stati tolti ma, ribadisco, sono state prese ulteriori misure di sicurezza. Da questo punto di vista non ci sono conseguenze sul bilancio».
Dunque, si può parlare di un bilancio caratterizzato da una serie di imprecisioni…
«Diciamo che nonostante azioni che sono state portate avanti di riduzione del rischio di errori – e chiariamo che il rischio di errore si può ridurre ma non portare a zero – con azioni di impulso e di controllo rafforzati sono emersi degli errori. Non c’è un falso in bilancio, sono errori: in alcuni settori sono stati fatti accertamenti che non corrispondono ad alcuni principi contabili».
Si parla anche di impossibilità a saldare la prima rata del Salva Comuni…
«Non è assolutamente vero. Il patto è stato siglato dopo mentre il bilancio a cui si riferisce è quello del 2022; noi abbiamo da rientrare nel triennio di una determinata quota di ripiano del disavanzo di competenza e se abbiamo un ulteriore disavanzo questa quota va spalmata nel triennio ma noi l’abbiamo già fatto in questo bilancio di previsione del 2023. Non c’è assolutamente nessun problema, non c’è una violazione del patto».
Dunque, non ci saranno ulteriori conseguenze per i cittadini?
«Il dissesto è un termine tecnico, si ha quando ci sono degli indicatori di deficitarietà strutturali che superano determinate soglie. In Italia questi indicatori sono particolarmente attendibili perché sono calcolati sui comuni, soglie statistiche. In Paesi come il Canada, l’Australia questi valori hanno meno attendibilità statistica mentre in Italia sono molto significativi. Da questo punto di vista non abbiamo indicatori che ci evidenziano il dissesto dal punto di vista degli indicatori di deficitarietà strutturale».
Un consigliere di opposizione ha chiesto l’intervento della Procura, è preoccupata?
«No, assolutamente. Se dovesse esserci l’intervento della Corte dei Conti o dovessero esserci controlli noi siamo sereni perché abbiamo portato avanti attività di controllo, formalizzate con provvedimenti e soprattutto abbiamo continuato un’opera di pulizia del bilancio già iniziata prima. Erano stati cancellati già una settantina di milioni l’anno precedente al mio arrivo, poi ne abbiamo cancellati un’altra settantina. È stata fatta una grande pulizia negli ultimi tempi, abbiamo rafforzato questa operazione e mi sento serena da questo punto di vista».
Gli esponenti di Popolari e Moderati hanno accusato gli assessori di essere poco presenti al Palazzo. Cosa risponde?
«Ho letto che in questi ultimi giorni non sarei venuta. Io sono stata presente tutti i giorni questa settimana, ora sono qui e sono sola. Ieri ero presente, sono andata via alle 20.30 e nei giorni precedenti anche, ad eccezione di un solo giorno perchè a Roma su delega del sindaco. Forse (ride ndr) erano loro a non essere presenti qui o forse perché sono chiusa nella mia stanza. Quest’affermazione non è rispettosa di un lavoro immane che è stato fatto ed è documentato dai numeri. Anche i soli numeri relativi alla cancellazione dei residui parlano chiaro, soprattutto in un momento in cui il bilancio è in disavanzo e noi abbiamo dato rigore alle attività con controlli rafforzati. Questo è un atto di grande forza».