di Marco De Martino
SALERNO – E’ il giorno della festa granata. E stavolta non ci sono dubbi, la Salernitana potrà celebrare, senza se e senza ma, la propria permanenza in serie A. Esattamente un anno fa, con il medesimo avversario, il clima era quasi lo stesso. Sarebbe bastata una vittoria, all’undici all’epoca allenato da Davide Nicola, per coronare la grandissima rimonta e realizzare il sogno. Ed invece, pronti via, i friulani già da tempo senza obiettivi -come quest’anno e come ogni anno…- nel giro di 45’ rifilarono tre reti ai granata, fallendo un rigore e firmando il poker poco dopo l’intervallo. Una debacle che mise a repentaglio, oltre che le coronarie di migliaia di tifosi granata, la salvezza della Salernitana. Salvezza che, nonostante tutto, fu portata a casa e che è stata bissata quest’anno, grazie all’opera straordinaria di Paulo Sousa. Ora non resta che festeggiare e, magari, togliersi l’ultimo sfizio dando una bella lezione proprio all’Udinese. Sarà una giornata da vivere intensamente per gli appassionati granata. Con la vendita dei biglietti di curva nord le presenze, all’Arechi, toccheranno le trentamila unità. Si comincerà a far festa poco dopo mezzogiorno quando, al Novotel sede del ritiro granata, i tifosi si raduneranno per scortare il pullman della squadra fino al vicino Arechi. Prima del match saranno premiati Antonio Candreva, come MVP di maggio, e Memo Ochoa, come miglior giocatore della stagione. Nell’intervallo del match toccherà ai fantastici ragazzi della Salernitana For Special e della squadra della Parrocchia di Sant’Eustachio salutare i trentamila dell’Arechi sfilando in campo. Infine, al termine dell’incontro, spazio a balli e canti con il dj Set di Marco Montefusco e Alexx dj che accompagnerà la parata dei calciatori, dei tecnici e dei dirigenti granata accompagnati da figli e mogli, una sorta di saluto al pubblico salernitano nell’ultima uscita stagionale all’Arechi. Insomma sarà una lunga giornata di festeggiamenti per la Salernitana ed il suo popolo con una sola piccola assenza, la maxi-coreografia rinviata per devolvere alle popolazioni dell’Emilia Romagna i fondi raccolti dagli ultras per la realizzazione. L’ennesimo gesto che qualifica la gente di Salerno che, magari non avrà mai il piacere di festeggiare uno scudetto ma che, sul piano umano, può dare lezioni a tutti.