Sembrano essere sempre di più le problematiche che affliggono l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona. A pagare le conseguenze di quella che oggi sembra essere a tutti gli effetti una gestione scellerata sono i cosiddetti pazienti fragili. E infatti, l’ultimo dramma che si consuma presso l’azienda ospedaliera universitaria riguarda proprio i pazienti oncologici del reparto di Urologia del Ruggi. Da circa 20 giorni non si riesce a garantire la somministrazione di chemioterapici instillati direttamente nella vescica urinaria attraverso un catetere vescicale appositamente posizionato. Ai pazienti viene riferito che non è possibile somministrare il farmaco previsto, in quanto mancano presso il Reparto alcuni materiali, cosiddetti “raccordini) indispensabili per l’intervento, nonostante la richiesta di approvvigionamento fosse stata formulata già da tempo alla Farmacia Ospedaliera. Nonostante le tante sollecitazioni da parte dei pazienti nessuna risposta è giunta dall’azienda ospedaliera. Alcuni malati oncologici ora sembrano intenzionati a scrivere anche al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca affinchè si trovi una soluzione immediata.
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