Pretty Woman o Pretty Violet? - Le Cronache
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Pretty Woman o Pretty Violet?

Pretty Woman o Pretty Violet?

Questa sera, alle ore 18 e domani in doppio appuntamento alle ore 10 e alle 17, taglio del nastro al Teatro Verdi del progetto Educational “Sempre e per Sempre”, con il musical ispirato al celeberrimo film

Di Olga Chieffi

“ La reazione della gente quando vedono l’opera per la prima volta è molto drammatica o l’amano o la detestano e se l’amano l’amano per sempre” Sono le parole di Eduard a Vivian in Pretty Woman in un palco dell’Opera di New York sulle note del Preludio de’ La Traviata. Pretty Woman come Pretty Violet, ma a lieto fine questa sera, alle ore 18 e domani in doppio appuntamento alle ore 10 e alle 17 per il taglio del nastro al Teatro Verdi del progetto Educational “Sempre e per Sempre”, voluto dalla direzione artistica del massimo cittadino e curato da Rosalba Lo Iudice, con il musical ispirato al celeberrimo film, che saluterà l’approccio al mondo del teatro di tanti studenti di scuole di ogni ordine e grado, che vivranno la scena dell’opera nel nostro teatro che ha visto passare sul suo palcoscenico tante Violette. Accanto alla tematica sentimentale, che non smette di appassionare un pubblico eterogeneo di sognatrici e sognatori, alcuni temi molto attuali rimangono il punto di forza di questa splendida favola a metà strada tra Cenerentola e My Fair Lady.  L’adattamento in lingua italiana è arricchito da una strepitosa colonna sonora composta dalla leggenda del rock Bryan Adams e dall’indimenticabile successo mondiale Oh, Pretty Woman di Roy Orbison. Il cast vedrà in scena Beatrice Baldaccini, che impersonerà Vivien e Thomas Santu, che sarà Edward. Con loro Giulia Fabbri, Cristian Ruiz e Andrea Verzicco, Veronica Barchielli, Federica Basso, Giulio Benvenuti, Arianna Bertelli, Massimiliano Carulli, Ilario Castagnola, Martina Cenere, Camilla Esposito, Claudio Ferretti, Giovanni Gala, Federica Laganà, Pietro Mattarelli, Martina Peruzzi, Alessio Ruaro, Nicola Trazzi. “Benvenuti a Hollywood, qual è il vostro sogno? Tutti vengono qui, Questa è Hollywood, la città dei sogni. Alcuni si avverano altri no, ma continuate a sognare. Questa è Hollywood, si deve sognare, perciò continuate a sognare!”. Quella tra Vivian ed Eduard è una storia d’amore fra due persone che si incontrano per caso, due persone che provengono da ceti e culture diverse e sono attratte da qualcosa che non sono né i soldi né il mondo che li circonda. Entrambi si allontanano più o meno consapevolmente dal proprio mondo per donarsi all’altro. Accanto alla tematica sentimentale, che ha da sempre appassionato il pubblico, e in particolare quello femminile, ci sono altre tematiche molto attuali: la rivincita di una donna alla ricerca di sé e della sua dignità, il superamento dei pregiudizi e delle apparenze in un mondo che non riesce ad andare oltre i preconcetti, il cambiamento di due persone molto diverse e distanti tra loro, per estrazione sociale e per esperienze, che si avvicinano progressivamente e trovano il modo di entrate in contatto per instaurare una relazione vera, alla pari e la forza e la potenza dei sentimenti che permette di avere la meglio su tutto, fama, denaro, perbenismo, mentalità bigotta e borghese. Una storia trasversale in grado di superare differenze sociali e anagrafiche e di raccontare il cambiamento di due persone che non si faranno dominare dai pregiudizi: una sorta di inno alla libertà. La descrizione del musical di Pretty woman può essere riassunta in una sola, semplice, parola: travolgente. Dalla musica al recitato, tutto contribuisce ad avvolgere il pubblico e a trasportarlo all’interno della narrazione: le voci degli attori si amalgamano e restituiscono un insieme che affascina grandi e piccini. La scenografia si presenta semplice, essenziale, eppure muta continuamente grazie al cast artistico che apre e chiude scale, vani, porte e tutto ciò che via via torna utile oppure risulta d’impiccio. Una scenografia così contribuisce a dare un grande senso di tridimensionalità nonostante possa sembrare molto scarna all’apparenza e fa risultare tutto il musical ancora più credibile. Le parti recitate e le parti cantate sono ben dosate e la storia scorre davanti agli occhi degli spettatori senza che quegli stessi spettatori si rendano davvero conto del tempo che passa. Il reparto costumi accentua ancora di più il realismo e traghetta gli astanti verso la riuscita della favola della protagonista.