di Mario Rinaldi
Gente che va, gente che viene. Il periodo che anticipa l’inizio della campagna elettorale a Scafati in vista della chiamata alle urne per il rinnovo del consiglio comunale in programma a metà maggio, da un lato sta assistendo a grandi ritorni, come quello di Pasquale Aliberti, che proprio ieri ha incassato il sì ufficiale della Lega che lo sosterrà con il simbolo insieme agli altri due partiti di centrodestra “Forza Italia” e “Noi Moderati” e quattro civiche “Aliberti Sindaco”, “Azzurri”, “Riformisti per Scafati”, “Alleanza Popolare”; dall’altro lato a delle conferme come quella del sindaco uscente Cristoforo Salvati sostenuto da “Fratelli d’Italia” e da (forse) altre due civiche, senza dimenticare la candidatura “centrista moderata” di Corrado Scarlato sostenuto da sei liste “Scarlato Sindaco”, “Polo Civico”, “Scafati Rinasce”, “Scafati nel Cuore”, “Scafati in Azione” e “Liberaldemocratici Scafati”. E da un altro lato ancora bisogna registrare anche i grandi esclusi come Michele Russo, che alle passate elezioni è stato alla guida di una coalizione di centro sinistra.
Dottor Russo cosa ha deciso per le prossime elezioni?
“Assisterò al voto da libero cittadino senza scendere in campo”.
Come mai questa scelta di non partecipare alla prossima tornata elettorale?
“La volta scorsa c’era stata una richiesta di disponibilità da parte mia per candidarmi a capo di uno schieramento di centrosinistra e decisi di costruire una coalizione che includesse democratici e moderati. Quella coalizione sfiorò la vittoria conseguendo quasi novemila preferenze. In questo caso non si sono create le medesime condizioni perché o scendevo in campo con una coalizione che rispecchiava quella della volta scorsa di centrosinistra, ma che abbracciava anche l’area democratica o non era obbligatorio che io dovessi ricandidarmi per forza a prescindere”.
C’è stato qualcosa in particolare che ha determinato questa scelta?
“Semplicemente non sono stato mai invitato ai tavoli organizzati dalla segreteria provinciale del Pd quando ci sono stati incontri per decidere il da farsi per le elezioni a Scafati. Presumo che i vertici non fossero interessati a sapere cosa volesse dire il candidato del centrosinistra alle passate elezioni e pare che nessuno si sia accorto del fatto che il sottoscritto ha lavorato in questi quattro anni per favorire la caduta di Salvati”.
Quindi si è sentito tradito dal Pd e dall’intera coalizione del centrosinistra?
“Tradito no. Però, mi aspettavo che ci fosse maggiore attenzione sul lavoro svolto in tutti questi anni. In tanti mi hanno chiesto perché ho tanto pressato per favorire la caduta della passata amministrazione se poi non mi sono garantito una candidatura a sindaco in questa tornata elettorale. Premetto che io non dovevo candidarmi a prescindere. Infatti, non ho lavorato per costruire nessuna coalizione. Se ci fossero state delle proposte le avrei valutate. Ma dal momento in cui non è giunta nessuna proposta ho deciso di essere una voce libera che esprimerà, se necessario, le proprie considerazioni per il bene della mia città”.
Quindi, cosa farà il dottor Russo da qui in avanti?
“Sarò un semplice cittadino che occupa il suo posto all’interno della società. Da leader dell’opposizione sento di aver fatto il mio dovere fino in fondo mantenendo fede agli impegni assunti, anche per dare una risposta ai quasi novemila scafatesi che mi hanno scelto alle passate elezioni. In questi 4 anni ho fatto l’opposizione non per garantirmi la candidatura alle prossime elezioni, ma solo per mantenere fede a questo impegno che lo ritengo sacro. Ora, che vinca il migliore per fare il bene di Scafati”.
A questo punto bisogna solo capire la posizione del centrosinistra con Michele Grimaldi e Francesco Carotenuto (che aveva proposto le primarie) che corrono per la conquista dell’ambita candidatura a sindaco.